Questa è una ricetta tipicamente siciliana..almeno..nella zona del ragusano è consuetudine preparare queste frittelle per la ricorrenza di San Martino, che cade l'11 Novembre..ma non è tassativo rispettare tale data ....si possono anche preparare in una qualsiasi data vicina all' 11 Novembre..questo se si vogliono rispettare le tradizioni....
Si tratta di semplici frittelle costituite da pasta lievitata, fritte a cucchiaiate in olio non troppo caldo e a fiamma bassa finchè non assumono un bel colore uniformemente dorato..si possono presentare semplici, senza alcun ripieno, passate semplicemente nello zucchero semolato, oppure possono prevedere un ripieno, che la tradizione vuole sia costituito da semi di finocchio o da uva passa..a me piacciono in tutti i modi, anche preparate senza alcun condimento particolare..a mio marito invece piacciono solo preparate in modo semplice..ed è così che le presenterò in questa ricetta che sto per postare...le trovo deliziose..veramente buone..mangiate 'caure caure' , appena fritte, sono davvero il massimo!!!!
Questa che mi appresto a postare è secondo me in assoluto la ricetta migliore di frittelle di San Martino...appartiene ad un'anziana zia di mio marito, veramente brava a fare i dolci...molte persone si limitano a utilizzare le due farine , il lievito, il latte...lei invece aggiunge all'impasto la patata lessa e passata nello schiacciapatate e anche un pochino di burro..questi ingredienti conferiscono all'impasto delle frittelle, una volta fritte, una certa morbidezza..e fanno si che anche una volta fredde siano morbide e buone..(anche se è sottinteso che appena fritte sono molto più buone, come del resto molti dolci fritti).
Ingredienti: (io ho fatto una dose ridotta)
500 gr di farina di semola rimacinata
500 gr di farina 00
500 gr di patate lesse passate con lo schiacciapatate (questa è una quantità un pò indicativa..la zia di mio marito spesso non mette questa quantità di patate, ma un pò meno, in quanto ritiene che altrimenti l'impasto corre il rischio di risultare troppo molle. Io infatti non ho messo tutte le patate, una piccola parte non l'ho unita all'impasto)
1 cucchiaio raso di zucchero
2 bei pizzichi di sale
latte (iniziare unendo alle farine 1\2 litro più 1\4 di litro abbondante di latte, e, se necessario, come nel mio caso, continuare ad unire poco per volta altro latte fino ad ottenere un impasto molle e colloso, ma non liquido).
50 gr di burro
1 cubetto di lievito di birra
abbondante olio di semi di arachidi per friggere
Versare in una grande terrina le due farine, zucchero e sale.
Scaldare il latte in un tegamino e sciogliervi il burro. Aspettare che il composto si raffreddi (magari adagiando il pentolino all'interno di una terrina con acqua fredda, in modo da velocizzare i tempi...)
Sciogliere il lievito di birra in pochissima acqua e unirlo alle farine.
Unire anche il latte in cui abbiamo precedentemente sciolto il burro ( ormai freddo).
Unire ora altro latte, poco per volta, fino ad ottenere un impasto molle, colloso ma non liquido
Quando il tutto sarà quindi ben amalgamato, unire le patate lesse e passate nello schiacciapatate, prestando attenzione a non incorporarle tutte ma a lasciarne un pò da parte, altrimenti l'impasto corre il rischio di diventare troppo molle....
Incorporare le patate lavorando bene l'impasto con le mani finchè queste non risulteranno ben amalgamate...
Coprire e fare lievitare..i tempi di lievitazione variano in base alla temperatura.....ieri la giornata era decisamente estiva (anche ora sono in tenuta estiva!!!) e l'ho fatto lievitare 1 ora e mezzo..io consiglio di regolarsi in base alla temperatura presente....
Mettere a scaldare un tegame con abbondante olio di semi di arachidi. Quando è pronto vedremo delle bollicine formarsi attorno al manico del cucchiaio di legno (metodo utilizzato dalla zia di mio marito!) e iniziamo versare l'impasto a cucchiaiate e friggere le frittelle..l'olio non dev'essere comunque troppo caldo, altrimenti si bruciano fuori e risultano crude all'interno...la fiamma dev'essere bassa.....
Durante la cottura giriamole spesso, in modo che possano assumere un bel colore dorato da tutte le parti
Scolarle con la schiumarola e adagiarle subito in un piatto con carta assorbente da cucina in modo che possano perdere l'unto in eccesso...
Quindi passarle immediatamente nello zucchero semolato e servirle ben calde!
Con questa ricetta partecipo alla rubrica 'La via dei Sapori' ideata da Serena e Arianna
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