venerdì 23 dicembre 2016

Gnocchi di patate della madre di mia madrina (favolosi)



Una ricetta che  non ho purtroppo mai assaggiato realizzata dalla persona che ho nominato, la quale manca da diversi anni...ma ne ho sempre sentito parlare, in primo luogo da mia madrina, la quale mi raccontava di quanto fossero speciali gli gnocchi di patate che preparava sua madre: più gustosi di quelli comunemente diffusi, un altro pianeta rispetto quelli comprati...morbidi e soffici da sciogliersi in bocca e incredibilmente leggeri! Mia madre stessa me ne parlò, in quanto quando era ragazza (oltre quarant'anni fa), in occasione di un pranzo a casa di mia madrina (sua grandissima amica e collega di lavoro) ebbe modo di assaggiarli e ancora li ricorda.....Neanche mia nonna (che purtroppo manca anche lei da più di un anno)come me li aveva mai assaggiati....ma nel suo quadernetto (che ho preso con me) ho trovato un foglio volante con appuntata la ricetta in questione..senza alcun procedimento ma con la menzione dei soli ingredienti e le dosi un pò approssimative (sentì parlare anche lei da mia madre di questo piatto e, incuriosita, chiese, anni fa, la ricetta alla madre di mia madrina).
Considerato questo e al tempo stesso colpita e incuriosita al pari di mia nonna, ho deciso di cimentarmi con questa ricetta.
Ho condito gli gnocchi di patate semplicemente con salsa di pomodoro ciliegino realizzata quest'anno che sono solita utilizzare per tutto  in quanto eccezionale:)).
Il sapore è davvero favoloso, si sciolgono letteralmente in bocca. Purtroppo la foto finale fa schifo, è veramente orribile, ma ho deciso ugualmente di pubblicare la ricetta in quanto merita davvero, vi prego quindi di concentrare la vostra attenzione sulla ricetta (che vi consiglio vivamente di provare) e chiudete gli occhi davanti alla foto finale  obbrobriosa:(
Prometto che quando li rifarò sostituirò con una foto migliore;).
Approfitto per fare i miei migliori e più sinceri auguri per un felice e sereno a tutte le carissime amiche che mi seguono!

Ma passo ora alla ricetta:

Ingredienti (da un foglietto volante trovato all'interno del quadernetto di mia nonna)
dose per 4 persone:

1 kg di patate (io ho utilizzato quelle a pasta gialla e mi sono trovata bene)
abbondantissimo grana grattugiato (nella ricetta era riportata genericamente la dicitura 'parmigiano' ma ho preferito il grana per un mio gusto personale)non ricordo la quantità precisa ma credo intorno ai 200 gr circa....anche belli abbondanti
farina ( io utilizzo sempre quella di semola rimacinata per le paste fresche, e vi consiglio tassativamente di utilizzarla in quanto la resa è decisamente migliore:)quanto basta (qui non esistono dosi...la quantità di farina dipende dal quanto ne assorbe la patata .....io vi consiglio di regolarvi ad occhio..aggiungendone poco per volta e testando la consistenza con le mani...consiglio di realizzare uno gnocco e stabilire se l'impasto regge o meno...prendete in considerazione solo questo consiglio in quanto ripeto, le dosi qui non esistono!)
1 uovo medio
sale (non esagerate in quanto vi è tantissimo formaggio grattugiato che conferisce all'impasto abbastanza sapidità......vi consiglio di assaggiare dopo aver aggiunto il formaggio ed eventualmente aggiungere sale quanto basta;)


per la salsa: 1 bottiglia e mezzo di conserva di pomodoro fatta in casa (la mia è stata realizzata quest'anno con il pomodoro ciliegino)..ne basta comunque anche meno;)cliccate qui se vi interessa vedere com'è stata realizzata;)
1\2 cipolla piccola bianca
olio extravergine d'oliva
se le avete foglie di basilico fresco (non essendo più il periodo ed essendo morta la piantina che ho in balcone le ho omesse:(
sale e se necessario zucchero

Lessare le patate (io utilizzo sempre la pentola a pressione, le cuocio 10 minuti dal fischio con la buccia), sbucciarle  e passarle con lo schiacciapatate facendo cadere la purea in una terrina di adeguate dimensioni...fare raffreddare e aggiungere l'uovo...


amalgamare con le mani , aggiungere abbondantissimo grana grattugiato.. amalgamare anche questo con le mani...


unire la farina di semola rimacinata quanto basta ad ottenere un impasto della giusta consistenza: non troppo molle ma neanche duro..considerate che dev'essere tendenzialmente morbido, non aggiungete troppa farina, mi raccomando, altrimenti l'effetto sarebbe pessimo..provate ogni tanto a realizzare uno gnocco, se ci riuscite la consistenza è quella giusta;) la quantità di farina è quella che le patate assorbono, quindi è legata dalla qualità di queste e alla loro capacità di assorbirne di più o di meno;)


A questo punto realizzare gli gnocchi di patate:
prelevare dei pezzi d'impasto e creare un cordoncino tendenzialmente fine ma non troppo (circa un centimetro abbondante di spessore..) e tagliare con un coltello dalla lama liscia e affilata tocchetti regolando (in modo che possano risultare non troppo diversi tra loro) il taglio in corrispondenza della prima falange del dito indice...


Si possono, volendo, anche lasciare così (la madre di mia madrina pare che talvolta li lasciava a tocchetti e talvolta conferiva loro una forma con l'ausilio dei nebbi della forchetta).
Avendo a casa 'su xibiri' (il cesto tipico sardo con il quale realizzo is malloreddus) ho deciso di servirmi di questo per conferire una forma rigata agli gnocchi..trattandosi ovviamente di un impasto più morbido, decisamente più morbido rispetto is malloreddus sardi la forza che ho impresso con il polpastrello è stata inferiore, sono andata avanti molto delicatamente ....
spolverizzare su xibiri di farina di semola rimacinata e spolverizzare con la stessa anche i tocchetti...spingere delicatamente, molto delicatamente con il polpastrello in modo da conferire una forma rigata agli gnocchi


sistemare man mano gli gnocchi in un vassoio spolverizzato di farina di semola rimacinata....


Intanto avremo già in anticipo preparato la salsa di pomodoro: soffriggere la cipolla finemente tritata nel'olio extravergine d'oliva...

aggiungere la conserva di pomodoro fatta in casa....coprire e cuocere finchè non si addensa..in cottura 
salare quanto basta e correggere eventualmente di zucchero...se avete foglie di basilico fresco aggiungetele quasi alla fine spezzettandole con le mani..io non le avevo sia perchè non è periodo e sia perchè la piantina che avevo in balcone è morta:(


Ovviamente la salsa può essere preparata con larghissimo anticipo, anche il giorno prima;)
Lessare gli gnocchi in abbondate acqua salata, non appena salgono in superficie sono prontissimi!!!!!! Mi raccomando scolateli immediatamente altrimenti rischiano di squagliarsi!!
L'ideale, essendo delicati, è scolarli benissimo con la schiumarola e sistemarli subito nei piatti quindi condirli con salsa di pomodoro ciliegino fatta in casa e grana grattugiato..io ho abbondato (come sempre) con entrambi e la foto è orribile ma il sapore di questo piatto era DIVINO e questo è fuori ogni dubbio!!!!!!!
Non vi dico poi la scarpetta.....

Chiudo qui rinnovando ancora i miei più sinceri e sentiti auguri per uno splendido , sereno e felice Natale e a voi e alle vostre famiglie:))

martedì 13 dicembre 2016

Torta di mele (ennesima versione)





Consapevole del fatto che le torte di mele piacciono proprio a tutti e non stancano mai, dopo aver postato diverse altre ricette (delle quali riporterò i link a fine post in modo che che chi ne fosse interessata possa visualizzarle:) voglio condividere anche questa ottima e semplicissima ricetta appartenente ad amici dei miei genitori, i quali, a loro volta, l'hanno avuta da cari amici.
 La torta è buonissima,, leggera, i grassi sono pochissimi (niente burro e pochissimo olio..l'altro liquido è l'acqua...) e nonostante questo il dolce risulta sofficissimo, ben cotto e al tempo stesso non asciutto.
Le mele sono presenti e si sentono ma sono in quantità tale da non dare l'idea di impasto 'crudo perchè troppo umido'..io infatti adoro sentire la consistenza soffice che a mio giudizio se si esagera con la quantità delle mele potrebbe essere compromessa.
Ma ecco la ricetta:

Ingredienti: (io ho utilizzato una tortiera di 24 cm di diametro)

2 uova intere medie
150 gr di farina 00
150 gr di zucchero semolato
2 cucchiai di olio di semi (io ho utilizzato quello di girasole)
5 cucchiai di acqua
scorza grattugiata di 4\5 limoni medi gialli , tassativamente NON TRATTATI!
2 mele gialle Golden di media grandezza (una tagliata a dadini da aggiungere all'impasto e una fettine da sistemare sopra lo stesso. Entrambe si fanno macerare in un pò di liquore..io ho utilizzato il whisky)
1 pizzico di sale
1 bustina di levito per dolci (Pane Angeli o Bertolini)
liquore a piacere per macerare le mele (io ho utilizzato il whisky)


Operazione preliminare da compiere è quella di sbucciare le due mele e tagliarne una a dadini e l'altra a fette non troppo grosse nè eccessivamente fini (dopo averla divisa in quarti). Sistemarle in due ciotole separate e aggiungere in ognuna delle due ciotole un cucchiaio di whisky..mescolare per amalgamare e fare riposare.




Intanto sgusciare le uova e versarle in una terrina. Lavorarle con lo zucchero utilizzando tranquillamente le fruste manuali (non è necessario lavorarle troppo, il tempo giusto per amalgamare le uova con lo zucchero;).


Unire olio, acqua e il pizzico di sale amalgamando sempre ogni volta che aggiungiamo uno degli ingredienti..



Aggiungere  la scorza grattugiata dei limoni e amalgamare il tutto....


a questo punto unire la farina setacciata con il lievito, poco per volta, facendo cadere il tutto con un colino o setaccino per evitare grumi e mescolando sempre nello stesso verso con le fruste manuali (NB: io il lievito l'avevo aggiunto dopo la farina e prima delle mele facendolo cadere sempre con il colino o setaccino per evitare grumi e facendolo cadere su tutta la superficie e non solo su una parte di essa..voi fate come preferite,va bene in entrambi i modi:).


Infine aggiungere le mele a dadini e amalgamarle all'impasto....


versarlo in una teglia di 24 cm di diametro (la mia era a cerniera) imburrata e infarinata e sistemare sopra, delicatamente, le mele tagliate a fettine..sovrapponendole leggermente come potete vedere in foto...


Cuocere la torta in forno preriscaldato, a 180° in funzione statica ponendo la griglia a metà altezza per 45 minuti circa..una volta sfornata aspettare che si raffreddi prima di sformarla..e spolverizzarla con lo zucchero a velo..


Ecco le foto delle fette che rendono l'idea della consistenza soffice e ben cotta della quale ho parlato in apertura al post;).Se volete si può ingrandire;)


Conservarla all'interno dell'apposito contenitore per torte: dura diversi giorni mantenendo sempre la sua ottima consistenza;).
Segnalo infine i link relativi alle altre torte di mele pubblicate (qualora a qualcuna di voi dovesse interessare:):

lunedì 5 dicembre 2016

A' Giuggiulena o Cubbaita (vecchia ricetta ripubblicata per partecipare al Giveaway di Simona:)






Sono recentemente rientrata dalla Sardegna, dove ho trascorso un periodo con i miei....prima di accingermi a scrivere il post volevo ringraziare di cuore tutte le amiche che hanno lasciato un commento di saluto nel mio blog e che non ho fatto in tempo a salutare: grazie ancora a tutte:))).

In occasione di tale permanenza ho realizzato una specialità tipica non di quest'isola ma della Sicilia, la regione d'origine di mio padre, al quale appartiene la stessa ricetta che mi accingo a postare.
L'ho realizzata ai primi di maggio, quando le temperature erano fresche, gradevoli, con tanto di vento e pioggia e ancora era possibile preparare specialità di questo tipo, generalmente legate all'Inverno e più nello specifico al periodo natalizio...
un dolce di origine araba (testimonianza della dominazione di questo popolo, ai tempi all'apice del suo splendore, in Sicilia...) realizzato con i semi di sesamo, ingrediente principe, al quale si aggiungono mandorle, zucchero e miele, scorza d'arancia e cannella.
Quando abitavo in Sardegna mio padre era solito realizzarlo spesso, in particolare in occasione delle festività natalizie (e si preoccupava, con un certo anticipo, di reperire i semi di sesamo nel corso delle vacanze in Sicilia, laddove tale ingrediente si trova con estrema facilità).
 Ancora ho in mente l'odore forte, pregnante di miele, sesamo che si spargeva per tutta la casa..un profumo che mi porta indietro nel tempo...appartenente ad un dolce che per me riveste grande valore affettivo....e al quale sono legati innumerevoli ricordi legati anche all'infanzia:)


Ingredienti:

1 kg di semi di sesamo
200 gr di mandorle con la pellicina
500 gr di miele (ottimo quello di satra e sicuramente anche il miele ai fiori d'arancio)
500 gr di zucchero semolato
scorza d'arancia non trattata (o fresca o essiccata) a piacere (per queste quantità consiglio almeno due arance) ridotte a striscette
una spolverata di cannella



Lavare i semi di sesamo per eliminare eventuali residui di terra e farli asciugare bene in un grande contenitore rettangolare di adeguate dimensioni, allargandoli bene e disponendoli al sole durante il giorno (ritirandoli la sera) finchè non si saranno asciugati alla perfezione.

Ridurre a striscette le scorze di arancia


Versare il miele in un capace tegame e farlo scaldare.


Unire, poco per volta e  a pioggia lo zucchero, mescolando continuamente affinchè non si attacchi e affinchè non si formino grumi (consiglio di utilizzare un cucchiaio la cui sagoma segua la conformazione della pentola che usiamo per realizzare a'giuggiulena, in modo che la punta possa raggiungere tutte le parti, bordi compresi, cosichè il composto non si attacchi).
Cuocere un pò e aggiungere le mandorle, mescolare.....(in altre versioni le mandorle si possono tostare a parte e aggiungere 5 minuti prima del termine della cottura, ma mio padre ha sempre seguito il procedimento da me segnalato..aggiungendole dopo aver sciolto lo zucchero nel miele..inizieranno a tostare e poi completeranno la tostatura cuocendo ancora con il sesamo..).


e, dopo cinque minuti unire i semi di sesamo e amalgamare anche questi.



Cuocere a fuoco medio per circa mezz'ora, mescolando continuamente affinchè il composto non si attacchi. Cinque minuti prima di spegnere aggiungere la scorza d'arancia ridotta a striscioline e mescolare per amalgamarla perfettamente al composto.


Ora versare il tutto in un ripiano da lavoro (meglio se in marmo, legno o  formica) bagnato (io ho passato un panno da cucina grondante di acqua in tutta la superficie)


e stenderlo con il mattarello bagnato (passato sotto l'acqua corrente e lasciato grondante, tale operazione va ripetuta di volta in volta, cioè stendiamo il composto con il mattarello bagnato, quindi lo passiamo di nuovo sotto l'acqua corrente e, grondante, senza asciugarlo, lo passiamo sopra il composto stendendolo).



Lo spessore ideale è raggiunto quando ci accorgiamo che le mandorle (contenute all'interno del composto) toccano il fondo, cioè quando il mattarello tocca duro perchè le mandorle sono arrivate a toccare il fondo del piano da lavoro.



a questo punto, con un coltello dalla lama liscia e affilata bagnato di volta in volta sotto l'acqua corrente e lasciato grondante, creare delle strisce parallele spesse un paio di dita abbondanti.
Spolverizzarle di cannella a piacere



Sempre con il coltello bagnato creare dei rombi realizzando in questo modo a' giuggiulena.


Si fa asciugare a temperatura ambiente disponendola in un piatto..in seguito si ripone in una boccia di vetro di apposita grandezza dotato di coperchio.





Con questa ricetta partecipo al Gineaway di Batuffolando Ricette ' lievitati e biscotti di Natale'