Sono recentemente rientrata dalla Sardegna, dove ho trascorso un periodo con i miei....prima di accingermi a scrivere il post volevo ringraziare di cuore tutte le amiche che hanno lasciato un commento di saluto nel mio blog e che non ho fatto in tempo a salutare: grazie ancora a tutte:))).
In occasione di tale permanenza ho realizzato una specialità tipica non di quest'isola ma della Sicilia, la regione d'origine di mio padre, al quale appartiene la stessa ricetta che mi accingo a postare.
L'ho realizzata ai primi di maggio, quando le temperature erano fresche, gradevoli, con tanto di vento e pioggia e ancora era possibile preparare specialità di questo tipo, generalmente legate all'Inverno e più nello specifico al periodo natalizio...
un dolce di origine araba (testimonianza della dominazione di questo popolo, ai tempi all'apice del suo splendore, in Sicilia...) realizzato con i semi di sesamo, ingrediente principe, al quale si aggiungono mandorle, zucchero e miele, scorza d'arancia e cannella.
Quando abitavo in Sardegna mio padre era solito realizzarlo spesso, in particolare in occasione delle festività natalizie (e si preoccupava, con un certo anticipo, di reperire i semi di sesamo nel corso delle vacanze in Sicilia, laddove tale ingrediente si trova con estrema facilità).
Ancora ho in mente l'odore forte, pregnante di miele, sesamo che si spargeva per tutta la casa..un profumo che mi porta indietro nel tempo...appartenente ad un dolce che per me riveste grande valore affettivo....e al quale sono legati innumerevoli ricordi legati anche all'infanzia:)
Ingredienti:
1 kg di semi di sesamo
200 gr di mandorle con la pellicina
500 gr di miele (ottimo quello di satra e sicuramente anche il miele ai fiori d'arancio)
500 gr di zucchero semolato
scorza d'arancia non trattata (o fresca o essiccata) a piacere (per queste quantità consiglio almeno due arance) ridotte a striscette
una spolverata di cannella
Ridurre a striscette le scorze di arancia
Versare il miele in un capace tegame e farlo scaldare.
Unire, poco per volta e a pioggia lo zucchero, mescolando continuamente affinchè non si attacchi e affinchè non si formino grumi (consiglio di utilizzare un cucchiaio la cui sagoma segua la conformazione della pentola che usiamo per realizzare a'giuggiulena, in modo che la punta possa raggiungere tutte le parti, bordi compresi, cosichè il composto non si attacchi).
Cuocere un pò e aggiungere le mandorle, mescolare.....(in altre versioni le mandorle si possono tostare a parte e aggiungere 5 minuti prima del termine della cottura, ma mio padre ha sempre seguito il procedimento da me segnalato..aggiungendole dopo aver sciolto lo zucchero nel miele..inizieranno a tostare e poi completeranno la tostatura cuocendo ancora con il sesamo..).
e, dopo cinque minuti unire i semi di sesamo e amalgamare anche questi.
Cuocere a fuoco medio per circa mezz'ora, mescolando continuamente affinchè il composto non si attacchi. Cinque minuti prima di spegnere aggiungere la scorza d'arancia ridotta a striscioline e mescolare per amalgamarla perfettamente al composto.
Ora versare il tutto in un ripiano da lavoro (meglio se in marmo, legno o formica) bagnato (io ho passato un panno da cucina grondante di acqua in tutta la superficie)
e stenderlo con il mattarello bagnato (passato sotto l'acqua corrente e lasciato grondante, tale operazione va ripetuta di volta in volta, cioè stendiamo il composto con il mattarello bagnato, quindi lo passiamo di nuovo sotto l'acqua corrente e, grondante, senza asciugarlo, lo passiamo sopra il composto stendendolo).
Lo spessore ideale è raggiunto quando ci accorgiamo che le mandorle (contenute all'interno del composto) toccano il fondo, cioè quando il mattarello tocca duro perchè le mandorle sono arrivate a toccare il fondo del piano da lavoro.
a questo punto, con un coltello dalla lama liscia e affilata bagnato di volta in volta sotto l'acqua corrente e lasciato grondante, creare delle strisce parallele spesse un paio di dita abbondanti.
Spolverizzarle di cannella a piacere
Sempre con il coltello bagnato creare dei rombi realizzando in questo modo a' giuggiulena.
Si fa asciugare a temperatura ambiente disponendola in un piatto..in seguito si ripone in una boccia di vetro di apposita grandezza dotato di coperchio.