mercoledì 27 agosto 2014

Pizza in teglia (come la faceva mia nonna)





Ancora il caldo (almeno qui in Sicilia) non dà tregua: per trovare un pò di sollievo e un temporaneo benessere sto con l'aria condizionata accesa 24 ore su 24, anche la notte per dormire.... con la speranza che prima o poi il bel fresco arrivi anche qui, credetemi..non ne posso più di avere la testa sempre stordita e di sentire la pelle sempre appiccicosa anche dopo aver fatto la doccia, di sentirmi fiacca, priva di forze..il caldo afoso mi butta terribilmente giù:((( posto una ricetta che ovviamente non ho preparato in questo periodo (per ora accendere il forno è per me un tabù) ma diverse settimane fa addirittura forse lo scorso mese, quando ancora si poteva respirare e le temperature ancora non afose invogliavano ad accendere il forno e a cimentarsi in piatti sfiziosi come questo.
Scusatemi se mi sto lasciando trascinare di nuovo dai ricordi (sicuramente risulto pesante e noiosa) ma pubblico ancora una ricetta che per me riveste al pari della precedente, un valore affettivo enorme.
Si tratta della pizza preparata secondo la ricetta di mia nonna, la quale ha ormai 94 anni, e, pur essendo ancora lucida non cucina più come in passato (come potete facilmente immaginare, considerata l'età...).
Se devo dire la verità..la ricetta non appartiene a mia nonna ma le è stata trasmessa negli anni '80 da una sua carissima amica. A quei tempi le ricette non avevano una diffusione capillare come oggi: non vi erano trasmissioni di cucina come ai nostri giorni, non esisteva internet........vi erano solo riviste e libri ma non tutti li acquistavano, solo una cerchia di persone e non così numerosa (in pratica solo chi aveva una passione enorme per la cucina...). All'epoca si seguiva tantissimo la cucina tradizionale (solo chi aveva una grande passione e un grande interesse spaziava e andava oltre) mia nonna ha sempre avuto un grande amore per la cucina, i suoi piatti erano perlopiù tradizionali ma al tempo stesso era aperta a nuove ricette, qualora, una volta assaggiate riscuotevano la sua approvazione (ed era molto molto pignola e perfezionista).
Una di queste era la pizza: piatto ovviamente noto a tutti ma forse a quei tempi, almeno nella mia regione d'origine, non preparato proprio da tutti in casa (anche se forse qualcuno la preparava), probabilmente perchè non si trattava di un piatto appartenente alla cucina tradizionale regionale.
Mia nonna sapeva fare tantissime cose (anche il pane in casa, lavorato a mano e realizzato con il lievito madre e tante,tante altre cose) ma non si era mai cimentata nella preparazione della pizza,specialità che ha sempre adorato....la sua fortuna è stata quella di aver avuto una carissima amica: una simpaticissima signora  napoletana sposata in Sardegna e residente da tanti anni nell'isola (che però non aveva perso affatto il suo accento) che veniva abbastanza spesso a farle visita.
 Ricordo che un giorno (io ero molto piccola e ho un vago ricordo dell'episodio) venne a casa di mia nonna e le fece vedere come si faceva la pizza: essendo bravissima mia nonna imparò subito e da quel giorno fece sempre la pizza seguendo la ricetta di  Anna sa napoletana (come la chiamava affettuosamente lei, in sardo'sa' è articolo determinativo e vuol dire 'la':))) La sua amica le disse che non dava a tutti la ricetta della pizza, ma solo a mia nonna in quanto erano amiche:).
Come scritto sopra, questa ricetta riveste per me un grande valore affettivo: mia nonna cuoceva la pizza   sia nel forno a gas (e veniva ottima) che, quando andavamo alla villetta (di cui  ho parlato nel post precedente) in quello a legna (con un risultato eccellente). Io ho già postato, all'inizio del blog, la ricetta che seguo da anni per fare la pizza (se vi interessa vederla cliccate qui): mi trovo molto bene e i risultati sono ottimi: anche questa di mia nonna è buonissima: il fondo più croccante e l'interno morbido: inoltre è buonissima anche il giorno dopo.
Io adoro la pizza e mi piace sperimentare sempre nuove ricette: alterno questa di mia nonna, quella postata all'inizio del blog e da poco ho scoperto un'ottima ricetta (realizzata lo scorso mese quando le temperature erano più umane) che forse alcune di voi conoscono: la pizza di Zago (trovata in uno dei blog che seguo).
Non posso dire quale sia la migliore, io le trovo tutte ottime;)).

Una mia nota personale: con le foto della pizza, qualunque sia la ricetta, ho parecchi problemi (compreso con quella postata all'inizio del blog) in quanto l'interno soffice e ben lievitato (che giuro presente) nelle foto sembra non rendere affatto.Forse dipende dal fatto che queste vengono scattate all'ora di cena con la luce artificiale..non saprei...in ogni caso vi assicuro la bontà e la perfezione dell'interno di tutte le pizze che ho postato.......

Ingredienti: (nelle foto io ho fatto mezza dose)

1 kg di farina 00
1 cubetto di lievito di birra ( ma  consiglio di dimezzare la quantità, io infatti, che ho utilizzato 500 gr di farina metto 1\4 di lievito, prolungando un pò i tempi di lievitazione)
2 cucchiai di strutto (io per 500 gr di farina 1 cucchiaio)
sale (io per 500 gr due cucchiaini da caffè)
acqua q.b. ad ottenere un impasto morbido ma comunque consistente

mia nonna utilizzava   passata di pomodoro che se necessario allungava con un pò d'acqua, quindi condiva con origano, sale e olio extravergine d'oliva (tutto a crudo) e la faceva insaporire qualche ora.
Io ho l'abitudine invece di cuocere la salsa della pizza versando in un padellino conserva di pomodoro fatta in casa (o  polpa di pomodoro di ottima qualità; per 500 gr d'impasto utilizzo una confezione di polpa di pomodoro) 1 spicchio d'aglio intero e sbucciato, un filo di olio extravergine d'oliva..copro e cuocio finchè la salsa non si addensa, correggendo di sale e di zucchero. Alla fine elimino l'aglio e la faccio raffreddare.

mozzarella  (io ho preso l'abitudine di schiacciarla con lo schiacciapatate e sistemarla in frigo,dentro lo scolapasta all'interno di  una ciotola in modo che possa asciugarsi bene e non rilasci acqua nella pizza)
origano (io utilizzo sempre quello siciliano: eccezionale  e profumatissimo:))
un filo di olio extravergine per condire la pizza prima di infornarla


Preparare l'impasto: in una terrina versare la farina e sciogliervi lo strutto strofinandolo con le mani..unirvi il lievito sciolto in poca acqua appena appena tiepida, il sale e acqua appena appena tiepida q.b ad ottenere un impasto morbido ma consistente...


Lavorare bene con le mani fino ad ottenere un composto perfettamente liscio....


al quale conferiremo la forma di palla o di più palline (nel caso dovessimo riempire più di una teglia).
Sistemare l'impasto all'interno di una ciotola infarinata, coprire benissimo con tovaglie da cucina e sistemare il tutto all'interno del forno chiuso e spento, lontano dalle correnti d'aria fino ad aumento del volume (io lascio lievitare circa due ore).



Preparare la salsa della pizza (come faccio io) o se preferite condite tutto a crudo come faceva mia nonna:).
Versare conserva (o polpa di pomodoro) nel pentolino, aggiungere 1 spicchio d'aglio intero e sbucciato, un filo di olio extravergine d'oliva. Coprire e cuocere finchè la salsa non risulterà densa, correggendo di sale e di zucchero...spegnere, eliminare l'aglio e fare raffreddare....


Sistemare la salsa in una ciotola e condirla con origano (io abbondo perchè lo adoro....).


Non appena l'impasto risulterà ben lievitato......stenderlo nella teglia rivestita di carta forno..( mia nonna ungeva la teglia..) e farlo lievitare ancora (io almeno un'oretta, poi dipende dalla temperatura esterna...) sempre coperto e sempre all'interno del forno spento per evitare correnti d'aria.


Trascorso il tempo necessario alla seconda lievitazione condire la pizza con la salsa preparata in precedenza (e ormai fredda)..irrorare con un filo di olio extravergine d'oliva



infornare in forno caldo (il mio è a gas ventilato) a 225° (o 200°), regolatevi in base al vostro forno:) e cuocere finchè il fondo non avrà preso colore....
cinque minuti prima del termine della cottura aggiungere la mozzarella (che io ultimamente passo nello schiacciapatate e lascio scolare nello scolapasta poggiato su una ciotola e sistemato in frigo in modo che non rilasci acqua nella pizza), se preferite la potete tagliare a dadini avendo sempre l'accortezza di farla scolare prima;)

ecco i tranci di pizza (purtroppo le foto, come scritto  in precedenza, non rendono affatto:(((((
In considerazione  a ciò vi prego di guardare più la ricetta (della quale garantisco la validità) che le foto ...


Nota ulteriore finale: il giorno dopo, per far rinvenire la pizza l'amica di mia nonna consigliava di scaldarla nel forno aggiungendo di nuovo salsa e mozzarella;)

Con questa ricetta partecipo alla rubrica 'La via dei Sapori' ideata da Serena e Arianna





giovedì 21 agosto 2014

Insalata di riso (come la prepara mia madre)




La parentesi di specificazione ha la funzione di togliere un pò di banalità ad una ricetta che avevo intenzione di pubblicare già dallo scorso anno ma per la quale ho sempre tentennato, considerata la sua enorme semplicità, la sua diffusione e la considerazione che  'non sto postando nulla di nuovo, la sanno fare tutti!!'
riflessioni che mi hanno indotta a non darle importanza, a cancellare l'idea di condividerla nel blog....
poi ho pensato che in fondo, al pari di tante ricette già postate (appartenenti a mia madre, mia nonna, mia suocera, la zia anziana di mio marito........) si tratta di una ricetta di famiglia  a
tutti gli effetti e il che le conferisce un valore aggiuntivo oltre che affettivo per me fondamentale.
Fin da quando ero bambina mia madre è sempre stata solita preparare l'insalata di riso secondo questa ricetta, certamente non light ma buonissima:))) ad essa sono legati i miei ricordi d'infanzia, quando l'Estate era per me la stagione più bella dell'anno, quando l'attendevo con trepidazione, quando il sole anche forte non mi recava alcun fastidio....quando ogni fine settimana andavamo alla villetta dei miei nonni che si trovava in montagna ma sotto c'era il mare..una splendida visione di una distesa blu che si apriva tra i monti della Sardegna ricchi di vegetazione mediterranea e dei profumi delle piante tipiche...il canto delle cicale di giorno, quello dei grilli la notte, mangiare all'aperto soprattutto la notte con la lucina debole e quasi in penombra...e la forma scura dei monti nello sfondo.....forse per qualcuno inquietante (il luogo era un pò isolato, le villette abbastanza distanti tra loro, per arrivarci si doveva percorrere una strada di montagna che andava via via a salire, stretta e ai tempi non asfaltata..il luogo era ed è tutt'ora bellissimo......) ma io ero una bambina, una trentina d'anni fa, tutto mi sembrava immenso ma al tempo stesso rassicurante in quanto mi trovavo in compagnia delle persone che mi volevano bene....
a questo contesto io collego questo piatto, certamente semplicissimo ma per me personalmente di grande valore affettivo: presentato in modo rustico nell'insalatiera oppure come ripieno dei pomodori, quelli estivi, grandi, che in Sardegna sono detti 'da campo'.
Ovviamente sia mia madre che mia nonna non preparavano solo questo piatto, essendo bravissime spaziavano molto, ma questo lo ricordo e lo riproduco ancora.....soprattutto in questo periodo (almeno qui in Sicilia) torrido e afoso, quando a causa del caldo terribile non ho tanta voglia di stare ai fornelli e prediligo piatti semplici, leggeri e freschi come quest'insalata di riso o in generale come le insalate di pasta che pure adoro...
ecco la ricetta, niente di più semplice, niente di più banale e scontato, la posto solo perchè, oltre al valore affettivo che riveste è buonissima:)))


Ingredienti: le dosi sono abbastanza ad occhio, secondo quelli che sono i vostri gusti personali ma riporto anche quelle da me utilizzate;)

riso per insalate Parboliled (io per 2 persone 180 gr)
pomodori freschi a dadini (mia madre li aggiungeva poco prima di portare l'insalata di riso a tavola in quanto sosteneva che altrimenti si 'inacidivano')
tonno sott'olio sgocciolato benissimo dal suo olio di conservazione e sgranato con i nebbi della forchetta. Io per 180 gr di riso ne ho utilizzato una scatoletta grande
capperi sott'aceto (i miei erano fatti in casa da mia madre). Io per 180 gr di riso un paio di cucchiaiate.
uova sode a pezzetti (io per 180 gr di riso 2 uova medie)
wrustel (precedentemente sbollentati per 5 minuti in un pentolino contenente acqua in ebollizione senza toglierli dalla loro stessa confezione)  tagliati a rondelle (io per 180 gr di riso una confezione piccola ma volendo anche meno)
sale grosso (per condire l'acqua nella quale dovremo lessare il riso una volta che va in ebollizione)
olio extravergine d'oliva (per condire il riso appena scolato e sistemato nella terrina nell'attesa che si raffreddi prima di condirlo)
maionese a piacere

Lessare il riso Parboiled in abbondante acqua salata, scolarlo, sistemarlo in una terrina, condirlo con l'olio extravergine d'oliva e farlo raffreddare.
Una volta freddo condirlo con tutti gli ingredienti sopra citati.





Se necessario aggiungere un altro filo di olio e maionese a piacere:)). 

ecco la foto dell'insalata senza maionese (volendo la potete anche consumare così, semplicemente condita con olio e poco aceto).



ma si sa che...con la maionese è più goduriosa.......


Volendo potete utilizzare quest'insalata di riso come ripieno dei pomodori grandi estivi (come faceva mia madre tanti anni fa).
Qualora l'insalata di riso dovesse stare in attesa vi consiglio di aggiungere il pomodoro poco prima di servirla altrimenti 'inacidisce'.

lunedì 11 agosto 2014

Melanzane sott'olio


Una ricetta appartenente a mia suocera, molto saporita in quanto le melanzane vengono condite con diversi ingredienti che conferiscono alla preparazione un buonissimo sapore, il tutto è poi aromatizzato dalla menta che io non amo particolarmente  ma della quale apprezzo l'aroma nelle conserve sott'olio in quanto conferisce loro un profumo e un sapore davvero speciali:))
Tempo fa un amico di mio marito ci regalò una cassa di melanzane e una di peperoni: io adoro pazzamente queste verdure ma purtroppo a casa le mangio solo io in quanto a mio marito non piacciono(e non sono mai riuscita a capire come faccia...)..non sapendo come smaltirle una parte le ho regalate, con una parte invece ho realizzato le melanzane sott'olio (queste che mi sto per accingere a postare) il resto le  ho consumate (piano piano) io.

Ma ecco la ricetta:

Ingredienti: (le dosi sono abbastanza ad occhio)


 Se utilizzate le melanzane viola, più dolci, secondo me si può omettere il passaggio di metterle sotto sale per 1 ora. 
Mia suocera le taglia lunghe e larghe un dito. Il loro aspetto è più rustico (ma il sapore è sempre buonissimo:)).  Per ottenere un risultato estetico migliore e più carino le potete tagliare larghe mezzo dito in modo che possano risultare più strette. Ma il sapore in entrambi i casi è identico:)). 
Ho aggiornato il post: ho rifatto le melanzane e le ho tagliate larghe mezzo dito, esteticamente sono decisamente più belle:))



5 melanzane (le mie erano nere lunghe come quelle che vedete in foto ma credo che vada bene qualsiasi qualità, io ho utilizzato queste in quanto mi sono state regalate...)
sedano (gambo e qualche foglia)
menta fresca
carote
qualche cappero sotto sale dissalato (circa un cucchiaio sulla quantità di melanzane che vedete in foto)
peperoncino (non troppo)
aglio a fettine sottili
sale
olio d'oliva
aceto di vino bianco

Sbucciare le melanzane, tagliarle a fette (non troppo fini, come quelle che vedete in foto) in senso verticale
e condirle con un pizzico di sale fino (non devono essere ovviamente sature di sale, la quantità è quella che useremo per condirle normalmente).
Disporle a stati nello scolapasta, sotto il quale avremo sistemato una ciotola per accogliere l'acqua amarognola persa dalle melanzane nel tempo di riposo.
Sopra queste metteremo un piatto sul quale sistemeremo un peso.
Tenerle così per 1 ora.




Trascorso il tempo tagliarle a listarelle larghe  e lunghe mezzo dito.
In una pentola versare metà acqua e metà aceto in uguali proporzioni (per esempio, 1 litro di acqua e uno di aceto..qualunque sia la quantità mantenere pari proporzioni tra i due liquidi).
Non appena bolle salare con sale grosso (come se stessimo condendo la pasta) versare le melanzane, mescolarle e scolarle dopo 1 minuto.
Durante questo brevissimo tempo cerco di tenerle abbassate con la schiumarola in modo che siano tutte immerse allo stesso modo (in quanto tendono a salire).


Scolarle benissimo e sistemarle sopra un canovaccio da cucina (separate tra loro e non una sopra l'altra!). Coprirle con un altro canovaccio e tenerle 1 ora ad asciugare.


Trascorso il tempo  sistemarle in una terrina e condirle con: carote tagliate a rondelle sottili, sedano (gambo tagliato a pezzetti e qualche foglia tritata), foglioline di menta fresca intere,capperi interi (non troppi, io per 5 melanzane ne ho utilizzato un cucchiaio), poco peperoncino a pezzetti e aglio. Se necessario aggiustare di sale.


A questo punto sistemare un pò del composto all'interno del vasetto, versare un pò d'olio, sistemare ancora altro composto, versare sopra un pò d'olio e così via..mia suocera lo versa poco per volta in quanto afferma che in questo modo scende meglio..
assicurarsi che uno o due pezzetti di peperoncino vadano all'interno di ciascun vasetto in modo da poter insaporire il tutto....


 La cosa fondamentale è assicurarsi che i vasetti siano sempre coperti di olio, nel caso, una volta aperti e una volta consumate le melanzane, questo dovesse risultare più scarso tanto da non arrivare a coprire il composto, aggiungerne altro.
Conservare lontano dalla luce e dalle fonti di calore (io ho riposo i vasetti in dispensa).
Durano anche un anno.



domenica 3 agosto 2014

Foto delle mie vacanze in Sardegna

Prima di accingermi a scrivere il post volevo ringraziare di cuore tutte le amiche che hanno lasciato un commento nel mio blog e che non ho fatto in tempo a salutare in quanto ero già partita: grazie mille  a tutte:))

Sono tornata pochi giorni fa dalla Sardegna (la mia regione d'origine) dove sono stata con mio marito in occasione delle vacanze estive...queste sono state all'insegna del relax e della scoperta di qualche nuova meta, sconosciuta anche per me....inoltre ho avuto modo di rivedere i miei e mia nonna..con i quali le occasioni d'incontro non sono tantissime in quanto abitiamo in due regioni distanti e mal collegate tra loro:(.
La Sardegna è un'isola dalla natura e dal mare ancora incontaminati.. tra gli aspetti che contribuiscono indubbiamente a preservare tali caratteristiche positive  sono da considerare: il suo isolamento geografico (con tutti i pro e i contro che tale fattore comporta) e una scarsa popolazione (appena 1 milione e seicentomila abitanti  su una superficie quasi pari a quella della Sicilia, la quale ne conta invece 9 milioni).
Tutto ciò   ha indubbiamente favorito la conservazione delle sue bellezze naturali....
la parte meridionale dell'isola è bellissima (nella costa sud occidentale e spiagge più belle sono da Chia in poi e in quella sud orientale da  Mari Pintau in poi) ma anche quella settentrionale  è meravigliosa..mio marito non la conosceva e ne è rimasto incantato...siamo stati infatti a Santa Teresa di Gallura la cui spiaggia (detta sa Rena Bianca) ha un mare di un colore turchese e trasparente..unico difetto è l'eccessivo affollamento, ma la bellezza del luogo ha compensato alla grande questo piccolo disagio.
Splendide anche tutte le altre spiagge della zona (che purtroppo non abbiamo avuto modo di visitare in quanto ci siamo trattenuti solo un paio di giorni) e l'arcipelago della Maddalena, la cui bellezza è davvero notevole...
ecco le foto che spero possano rendere almeno in minima parte l'idea della bellezza dei luoghi visitati.. (il tempo non è stato sempre bello,e in conseguenza a ciò talvolta il vento ha reso il mare un pò mosso al punto che forse le foto non rendono come dovrebbero...).
Inizio con qualche foto scattata all'arcipelago della Maddalena, nell'isola di Spargi (nello specifico a Cala Corsara) dove siamo stati in occasione di una gita in barca organizzata (in pratica siamo partiti la mattina presto da Santa Teresa di Gallura e da lì la prima tappa è stata appunto quella appena citata...).
ecco il panorama della cala...




la foto sotto è stata scattata dalla barca, qui avevamo appena passato la splendida spiaggia dell'isola di Budelli, la cui caratteristica principale, oltre alle acque cristalline, come del resto quelle di tutto l'arcipelago della Maddalena,  è la presenza di una sabbia di colore rosa.
Ormai l'accesso a questa è chiuso da ben 24 anni in quanto pare che i turisti che si recavano erano soliti prelevare piccole quantità di sabbia da conservare come ricordo con conseguente diminuzione dell'arena...



Carico qualche foto della spiaggia Sa Rena Bianca di Santa Teresa di Gallura, un pò troppo affollata ma bellissima..purtroppo il mare era un pò mosso....

ecco qualche foto dall'alto......




questa è una foto un pò ravvicinata dell'acqua....purtroppo (unico difetto) la spiaggia era affollatissima:((


ora torniamo alla parte meridionale della Sardegna: nello specifico la spiaggia di Costa Rei..sebbene sia originaria della zona del Campidano non avevo mai avuto modo di visitarla....questa che vedete in foto è la spiaggia di Piscina Rei: 8 km di sabbia bianca e un mare cristallino.


ecco una foto molto ravvicinata dell'acqua della spiaggia di Costa Rei....(il mare era un pò mosso e non rende come dovrebbe:((


gli altri luoghi in cui siamo stati (sempre nella parte meridionale dell'isola) sono fotografati e descritti nel post dello scorso anno (sempre relativamente alle vacanze in Sardegna). Se a qualcuna di voi dovesse interessare cliccate qui