mercoledì 6 aprile 2016

I granchi




Titolo essenziale, senza alcun fronzolo che preannuncia una ricetta della medesima natura.
Anche questa è stata realizzata in occasione dell'ultima e recente permanenza in Sardegna, più che una ricetta rappresenta un modo di cucinare e condire i granchi, tipico della cucina sarda (o perlomeno cagliaritana) di mare.
Una preparazione molto spartana, essenziale , dove l'elemento fondamentale, direi tassativo è la presenza di una materia prima più che freschissima ...VIVA....sicuramente la modalità di cottura impressionerà tantissime di voi, in quanto senza ombra di dubbio verrà considerata cruenta.
Ma la ricetta tradizionale, alla quale mi sono attenuta prevede questo, e tutti, a Cagliari, cucinano i granchi in tale modo (anche perchè, come mostrano alcune foto che ho caricato, vengono venduti vivi!)..da morti non sarebbe possibile in quanto non è la stessa cosa, anzi, mi hanno detto che addirittura farebbero odore, puzzerebbero..e in conseguenza a ciò il piatto non risulterebbe buono.
La ricetta in questione riveste per me un certo valore affettivo in quanto mia madre era solita prepararla soprattutto molti anni fa, quando ero piccola......la propongo sicuramente a titolo di curiosità in quanto parto già dal presupposto che si tratta per la maggior parte di voi di una preparazione troppo impressionante...


Ingredienti:

800 gr (nel mio caso, le dosi ovviamente sono ad occhio) di granchi femmina vivi e freschissimi. Pare che questa qualità sia la migliore..i maschi sono più scuri e un pò meno pregiati, le femmine più chiare e più buone:)
acqua abbondante per bollirli
sale grosso
olio extravergine d'oliva e aceto (o succo di limone, ma mia madre utilizza l'aceto e il risultato è migliore;) abbondanti per condirli bene

Acquistare i granchi ancora vivi (a Cagliari si possono trovare sempre e facilmente al mercato civico del pesce, che tra l'altro si trova vicino casa dei miei:). Carico qualche foto per rendere l'idea..se volete potete ingrandirle...



Arrivati a casa mettere nel fuoco abbondante acqua salata q.b con il sale grosso e unire a crudo i granchi ancora vivi


Coprire con il coperchio, accendere il gas e, quando raggiunge il bollore contare 3\4 minuti...


a questo punto spegnere,scolarli nell'apposito attrezzo che vedete in foto e farli raffreddare.


Eliminare le chele tirandole verso di noi in modo deciso...


e anche le zampette, sempre nel medesimo modo..




sia le zampe che le chele possiedono polpa al loro interno..e si potrebbero  mangiare, mia madre però non le aggiunge nell'insalata di granchio..volendo si possono però consumare a parte;).
Ora aprire ogni granchio a metà sollevando la parte rossa posteriore del granchio in modo che lo stesso si possa aprire in due parti che si staccano come vedete in foto...



All'interno sono visibili la polpa (molto scarsa ma gustosa..la VERA POLPA DI GRANCHIO!) e anche le uova...
Sistemare il tutto in una ciotola




 e condire con un'emulsione realizzata con olio extravergine d'oliva e aceto abbondanti (o succo di limone, ma con il primo il risultato è migliore;). Farli insaporire diverse ore a temperatura ambiente mescolando di tanto in tanto così da garantire la distribuzione uniforme del condimento......devono essere ben conditi, ben intrisi con il sughetto..ovviamente si mangiano con le mani, senza coltelli e forchette, consumando quel pò di polpa che troviamo (non è tantissima...),e, se femmine, anche le uova ..


Particolare del sughetto abbondante sottostante....



Mi rendo conto che la ricetta in questione risulta impressionante per la maggior parte di voi, io ho deciso di postarla sia perchè si tratta di una ricetta tradizionale di famiglia e come avete notato nel mio blog questa tipologia di ricette occupa un posto di rilievo, e sia perchè mia madre era solita prepararla fin da quando ero piccola e quindi riveste per me un certo valore affettivo e ad essa sono legati tanti ricordi anche relativi ai pranzi che in passato si tenevano in occasione delle grandi festività nei quali erano sempre presenti  i miei nonni che purtroppo non ci sono più......
infine, e motivo non meno importante, ho deciso di pubblicarla in quanto ho pensato che in fondo potrebbe interessare poichè si tratta di una ricetta tipica regionale, quindi a titolo puramente di mera curiosità:))

41 commenti:

  1. Ciao Rosy, hai fatto bene a postarla, io la trovo una splendida ricetta, che fa parte della coltura gastronomica Sarda! Un piatto fantastico che racchiude in se tanto amore, sapore di casa e bellissimi ricordi d'infanzia! Come sempre bravissima, é sempre un piacere leggerti!
    Un caro abbraccio e felice giornata!
    Laura<3<3<3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Laura,ti ringrazio tantissimo per aver apprezzato la mia ricetta, tipica della nostra isola, sei sempre troppo gentile e carinissima:)) so che anche tu la conosci e mi fa veramente piacere che quindi hai avuto sicuramente modo di assaggiare e apprezzare i granchi
      cucinati e conditi in questo semplice ma gustosissimo modo:). Uno dei motivi che mi ha indotta a pubblicarla e quindi a condividerla è il grande valore affettivo che questa riveste per me in quanto mia madre è solita prepararli da una vita:).
      Grazie di cuore per i complimenti, sei gentilissima:))
      un abbraccio affettuoso e buona serata anche a te:))

      Elimina
  2. Questi granchi ma verdi sono della laguna veneta che nel periodo della mutazione per pochissimo tempo in aprile/maggio o ottobre novembre perdono il carapace e diventano molli e vengono fritti e si mangia tutto si chiamano moleche o masanete ma in dialetto sono conosciute per moe'ke. A Trieste circa una 40 di annifa pescavamo ogni domenica la grancevola o grancevola comunemente chiamata "granseola". La cottura ovviamente come i tuoi granchi ma non io, figlia e marito, non mi andava poi erano tante ci volevano due/tre pentoloni perchè sono grandi. Io solo poi le pulivo per estrarre la carne...un lavoraccio per poi in pochi minuti mangiare tutto condito con olio e limone oppure maionese. Se cucinate "defunte" non è che danno odore subito ma la carne si decompone si liquefa e poi magari dopo un pò anche puzzetta.
    Ottima ricetta ma primo i granchi di questo tipo non si trovano in vendita ma solo la grancevola qualche volta altrimenti le aragoste o aragostine quelle con il carapace marron-rossastro scuro e le due chele grandi. Io preferisco l'astice congelata pulita che devo solo scongelare rifinire la cottura e gustare, il resto per quanto buono non fa per me e anche se lo vorrei non si trova a parte andare a Venezia nei due periodi e gustare le moe'ke anzi le gusta maritozzo a me non piace. :(
    Fai bene a mettere le ricette della vostra/tua tradizione ma credo che in tutti i luoghi di mare questi o simili si trovano e venono mangiati.
    Ciao Rosy un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Edvige, ignoravo che questi stessi granchi, ma di colore differente fossero tipici della laguna veneta, che in un dato periodo perdessero il carapace divenendo molli e che quindi si potessero friggere e
      consumare tutti interi:) mi piacerebbe assaggiarli,
      sono di sicuro molto gustosi, fritti poi non li ho mai mangiati:). Conosco benissimo anche la granseola in quanto a Cagliari si trova e la vendono , come nel
      caso dei granchi, ancora viva..se non sbaglio è un granchio di enormi dimensioni (detto da noi granchione). Mia madre è solita utilizzarla
      per preparare un buonissimo sugo (soffritto di aglio e peperoncino, granseola intera e viva, salsa di pomodoro e prezzemolo)con il quale condire gli
      spaghetti, allo stesso modo cucina anche la cicala di mare.Lessa non l'ho mai assaggiata ma immagino sia molto gustosa condita con olio e limone che ne esalta
      il sapore naturale, essendo anche questa viva e quindi più che fresca, con un sapore sicuramente buonissimo e fresco:).
      Ti ringrazio tantissimo per aver apprezzato la mia ricetta, sei sempre gentilissima, mi fa veramente
      piacere che ti sia piaciuta:). A Cagliari invece si
      trovano in vendita e molto facilmente sia i granchi di questo tipo (la foto l'ho scattata infatti al mercato civico del pesce vicino casa dei miei: i
      granchi erano tutti vivi e camminavano spostandosi da uno scomparto all'altro, spero di aver reso l'idea:)) che le granseole, anche queste sempre vive e quindi
      più che fresche! Adoro anche le aragoste e le aragostelle, mentre l'astice non ho avuto modo di assaggiarlo ma sicuramente mi piacerebbe:). Grazie
      mille per il commento, mi fa sempre troppo piacere leggerti:))e grazie anche per tutte le notizie relative ai prodotti di mare della tua terra e anche della laguna veneta, mi piace sempre apprendere informazioni che ignoro proprie di altre regioni:))).
      Concordo in pieno con quanto scrivi: sicuramente in
      tante zone di mare (ma ti assicuro, non in tutte, infatti qui dove abito io, un paesino sul mare nel ragusano tantissimi prodotti non si trovano, compresi
      i granchi ma non solo questi:( si possono trovare e quindi le persone sono abituate a consumarli:)
      Un abbraccio anche a te e grazie mille ancora:))

      Elimina
  3. Mamma mia che invasione di granchi. Già preparati mi autoinvito anche io, non li ho mai cucinati ma mi piacciono.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Claudia, hai proprio ragione, sembra un invasione, erano poi tutti vivi e si muovevano da uno scomparto all'altro..non so se la foto rende...puoi venire ad assaggiarli quando vuoi, mi farebbe troppo piacere:)). Grazie mille per averli apprezzati, sei gentilissima:)
      un bacione:))

      Elimina
  4. Grazie del bellissimo pst, molto interessante di informazioni! Un abbraccio grande cara!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ringrazio tantissimo a te cara Simona, mi fa veramente piacere che il mio post abbia suscitato il tuo interesse:))
      Un grande abbraccio anche a te e grazie mille ancora:))

      Elimina
  5. DEVO DIRE MIA CARA CHE IO NON TROVEREI MAI IL CORAGGIO DI FARLA ANCHE PERCHE' NON AMO MOLTO I GRANCHI E GLI ANIMALI VIVI MI FANNO UN PO' IMPRESSIONE, PERO' HAI FATTO BENE A POSTARLA E A CONDIVIDERLA CON NOI!!!BACI SABRY

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Sabry, capisco perfettamente quanto provi:)))non amando poi in modo particolare i granchi eseguire questo lavoro (maneggiarli da vivi e cuocerli vivi) riconosco che non sia molto entusiasmante , e questo penso anche per chi al contrario li ama in quanto tale operazione può risultare impressionante e fastidiosa..in conseguenza a ciò capisco perfettamente :))). Mi fa piacere che hai apprezzato il fatto che ho voluto postare e condividere la ricetta in questione: oltre al valore affettivo che per me riveste appartiene alla cucina di mare sarda, quindi si tratta di un piatto tradizionale regionale la cui lettura può sempre risultare interessante (almeno spero:)
      tanti baci anche a te:)))

      Elimina
  6. Ed io posso confermare che sono squisiti!! Con i granchi solitamente preparo il sugo per la pasta, deliziosa anche quella!! Un bacio.
    Marina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo pienamente con te cara Marina: i granchi preparati secondo questa ricetta sono davvero squisiti, pur essendo di una semplicità estrema:).
      Sicuramente anche la tua ricetta, che prevede la
      cottura di questi nel sugo per condire la pasta è
      favolosa:)).
      Un bacione anche a te e grazie mille per aver apprezzato la mia ricetta, sei gentilissima:))

      Elimina
  7. Ciao Rosy!! Ho mangiato tempo fa un primo piatto con i granchi e sono squisiti ma non li ho mai cucinati. Ho cucinato invece insieme a mia mamma una volta l'astice ed un'altra volta due piccole aragoste usando il tuo stesso identico procedimento. Io vado matta per i crostacei, è vero che hanno molto carapace e poca polpa, ma quella che c'è è davvero sublime! Un bacione e a presto :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Sanny, immagino quanto sia stato buono il primo piatto che hai assaggiato:). Sia l'aragosta che l'astice vanno cotti allo stesso modo dei granchi (cioè ancora vivi) in quanto solo in questo modo,
      essendo più che freschissimi, il risultato è
      eccellente:)hanno entrambi, come scrivi giustamente tu, scarsa quantità di polpa (e quella dei granchi è ancora più irrisoria)ma il sapore eccezionale, favoloso:)).
      Un bacione anche a te:))

      Elimina
  8. Carissima, senza fronzoli come dici tu, ottima ricetta!! mi hai ricordato una persona amata che non c'e' piu'... li pescava a mani nude! Buona serata...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissima Grace, ti ringrazio tantissimo per aver apprezzato la mia ricetta, sei sempre gentilissima, mi fa veramente piacere che ti sia piaciuta e che evochi in te ricordi legati ad una persona tanto cara e sicuramente speciale..certi ricordi, che rivestono un valore affettivo , sono indelebili:)).
      Un bacione e buona serata anche a te:))

      Elimina
  9. Quante volte li faccio pure io sono talmente gustosi che piacciono a tutti ,c'è solo poca polpa ma sono gustosissimi e io ti ringrazio tanto per averla messa sei stata bravissima!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissima Cinzia non immagini quanto mi faccia piacere apprendere che anche tu li prepari e che li apprezzi:))concordo pienamente con te:nonostante la polpa scarsa tuttavia sono buonissimi e veramente sfiziosi:))grazie di cuore,grazie infinite per i complimenti sei sempre carinissima e troppo gentile:)).
      Un bacione:)))

      Elimina
  10. Ecco qui non ce la faccio proprio...aiuto...sicuramente sono buonissimi, ma ho avuto un'esperienza che mi ha traumatizzato e non ce la posso proprio fare a mangiarli!!!
    Ma tu sei sempre bravissima in cucina!!!
    Buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Capisco perfettamente e immagino che,a maggior ragione dopo un'esperienza traumatica hai qualche problema a mangiarli...ti ringrazio tantissimo per i complimenti sei sempre gentilissima:))
      Un bacione e buona serata:))

      Elimina
  11. Sicuramente saranno squisiti, ma non li mangio. Comunque quando li trovo faccio un gustosissimo brodetto. E' difficile reperirli però qualche amico pescatore ogni tanto me li procura. Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Verissimo cara Barbara,sono molto buoni e sfiziosi,l'unico difetto è la scarsa polpa ma il sapore è ottimo:))sono curiosa di leggere la ricetta del tuo brodetto,mi pare di averlo visto nel tuo blog,vado a dare uno sguardo;)
      Un abbraccio anche a te:))

      Elimina
  12. Assaggerei volentieri il tuo piatto (che sono certa sia di una bontà inaudita) ma l'idea di cucinarli da vivi un po' mi impressiona...grazie cmq x il dettagliato post, molto utile se mai trovassi il coraggio e la materia prima adeguata :-)
    Buon we e a presto <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio tantissimo cara Consuelo per aver apprezzato il mio piatto,sei sempre gentilissima:))e al tempo stesso capisco perfettamente l'impressione,penso sia del tutto normale:)))nel caso dovessi provarli fammi eventualmente sapere;)
      Un bacione e buon fine settimana anche a te:))

      Elimina
  13. non li ho mai mangiati ... certo l'idea di cucinarli vivi mi fa un po' impressione , però sono sicura che dovranno essere buonissimi!!
    bacioni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Capisco perfettamente cara Mary..e ti ringrazio tantissimo per aver apprezzato la mia ricetta,sei sempre gentilissima:))
      Tanti bacioni anche a te:))

      Elimina
  14. No no no Rosy mia non ce la posso fare,io animalista convinta...ma ti voglio bene lo stesso...
    Un bacio della buonanotte!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ti preoccupare cara Nella,capisco perfettamente:)))
      Un bacio e ti voglio bene anch'io:))

      Elimina
  15. Deliziosi e pieni di ricordi, sono anni che non li mangio, me li preparava sempre la mia mamma!
    Buon w.e. da Gabry

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Gabry mi fa immensamente piacere che hai avuto modo di assaggiare e apprezzare questa ricetta che,immagino (come anche per me)riveste un certo valore affettivo:))
      Un bacione,buon fine settimana anche a te e grazie mille,sei gentilissima:))

      Elimina
  16. Cara Rosy è una ricetta molto interessante, devono essere buonissimi preparati così, mia mamma invece li preparava al sugo e condiva gli spaghetti, buonissimi! A trovarli proverei volentieri la tua ricetta! Buon fine settimana, baci!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Molly ti ringrazio tantissimo per aver apprezzato la mia ricetta,sei troppo gentile:))sicuramente anche preparati al sugo per condire gli spaghetti sono favolosi:))qualora dovessi provare la mia ricetta fammi eventualmente sapere;).
      Tanti baci e buon fine settimana anche a te:))

      Elimina
  17. Sono tanti anni che non ne mangio, ma ne ho un ricordo piacevolissimo... Nel veneto, dove abitano i miei cugini, li cucinavano spesso e si faceva a gara a chi ne mangiava di più!!!
    Grazie per avermi fatto ricordare quei bei momenti e complimenti per questa ricetta!!!
    Buon fine settimana
    Flora

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Flora mi fa immensamente piacere che hai avuto modo di assaggiare e apprezzare questo piatto e che ne conservi un ricordo positivo:)).Grazie infinite a te per aver apprezzato la mia ricetta,per i complimenti e per aver condiviso i ricordi di famiglia,sei carinissima :))
      Un bacione e buon fine settimana anche a te:))

      Elimina
  18. Ciao Rosy! Perdonami se non passo mai da te! Mi rendo conto di perdermi davvero tantissime ricette interessanti! Questi granchi sono una favola...complimenti! Devono essere squisiti cucinati così anche perchè si sentirà la vera essenza del pesce! Sono le preparazioni che preferisco!!!! Ma non pizzicano da vivi??? :-)))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Kiara, non ti devi assolutamente preoccupare:))).
      Ti ringrazio infinitamente per aver apprezzato la mia ricetta, sei troppo gentile, mi fa veramente piacere che abbia catturato la tua attenzione e che ti sia
      piaciuta:)). In effetti, essendo cotti da vivi tutto
      il sapore del mare viene conservato e non perdono niente:)) ecco il perchè del condimento essenziale e spartano, in questo modo il sapore naturale viene
      esaltato all'ennesima potenza e non c'è bisogno di sughetti troppo particolari per camuffare:)). Da vivi bisogna ovviamente stare attenti nel maneggiarli e
      soprattutto veloci, onde evitare....!!!!
      un bacione:))

      Elimina
  19. Cara Rosy con questa ricetta mi hai ricordato mio padre che li prendeva a mare e poi ne facevamo grandi mangiate. Quanto mi divertivo a succhiare la polpa delle chele :)
    Peccato che adesso non li trovo al mercato di pesce!
    Buona domenica cara :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Adenina,mi fa veramente piacere che la mia ricetta ha evocato ricordi piacevoli legati al passato e ad una persona a te cara:)). Mi dispiace che non hai modo di trovarli al mercato del pesce:( a Cagliari invece è facilissimo, quando mi trovavo dai miei li trovavo tutti i giorni, vivi e freschissimi ...
      un bacione e buona domenica anche a te:))

      Elimina
  20. Accidenti che ricetta Rosy! Impressionante è cuocere i granchi vivi ma il risultato è straordinario! Hai la fortuna di trovarti in posti meravigliosi con prodotti qualitativamente altissimi! Che piatti succulenti riesci a fare!!! Bravissima!!! Un bacio mia cara

    RispondiElimina
  21. Accidenti che ricetta Rosy! Impressionante è cuocere i granchi vivi ma il risultato è straordinario! Hai la fortuna di trovarti in posti meravigliosi con prodotti qualitativamente altissimi! Che piatti succulenti riesci a fare!!! Bravissima!!! Un bacio mia cara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Marina, si, effettivamente riconosco che la ricetta potrebbe fare impressione ma la tradizione prevede tale procedura e il risultato è eccezionale..la materia prima freschissima qui è tassativa altrimenti non sarebbe a stessa cosa...grazie di cuore, grazie infinite per i complimenti e per aver apprezzato la mia ricetta, sei sempre carinissima e troppo gentile:))
      un bacione anche a te:))

      Elimina