Ancora il caldo (almeno qui in Sicilia) non dà tregua: per trovare un pò di sollievo e un temporaneo benessere sto con l'aria condizionata accesa 24 ore su 24, anche la notte per dormire.... con la speranza che prima o poi il bel fresco arrivi anche qui, credetemi..non ne posso più di avere la testa sempre stordita e di sentire la pelle sempre appiccicosa anche dopo aver fatto la doccia, di sentirmi fiacca, priva di forze..il caldo afoso mi butta terribilmente giù:((( posto una ricetta che ovviamente non ho preparato in questo periodo (per ora accendere il forno è per me un tabù) ma diverse settimane fa addirittura forse lo scorso mese, quando ancora si poteva respirare e le temperature ancora non afose invogliavano ad accendere il forno e a cimentarsi in piatti sfiziosi come questo.
Scusatemi se mi sto lasciando trascinare di nuovo dai ricordi (sicuramente risulto pesante e noiosa) ma pubblico ancora una ricetta che per me riveste al pari della precedente, un valore affettivo enorme.
Si tratta della pizza preparata secondo la ricetta di mia nonna, la quale ha ormai 94 anni, e, pur essendo ancora lucida non cucina più come in passato (come potete facilmente immaginare, considerata l'età...).
Se devo dire la verità..la ricetta non appartiene a mia nonna ma le è stata trasmessa negli anni '80 da una sua carissima amica. A quei tempi le ricette non avevano una diffusione capillare come oggi: non vi erano trasmissioni di cucina come ai nostri giorni, non esisteva internet........vi erano solo riviste e libri ma non tutti li acquistavano, solo una cerchia di persone e non così numerosa (in pratica solo chi aveva una passione enorme per la cucina...). All'epoca si seguiva tantissimo la cucina tradizionale (solo chi aveva una grande passione e un grande interesse spaziava e andava oltre) mia nonna ha sempre avuto un grande amore per la cucina, i suoi piatti erano perlopiù tradizionali ma al tempo stesso era aperta a nuove ricette, qualora, una volta assaggiate riscuotevano la sua approvazione (ed era molto molto pignola e perfezionista).
Una di queste era la pizza: piatto ovviamente noto a tutti ma forse a quei tempi, almeno nella mia regione d'origine, non preparato proprio da tutti in casa (anche se forse qualcuno la preparava), probabilmente perchè non si trattava di un piatto appartenente alla cucina tradizionale regionale.
Mia nonna sapeva fare tantissime cose (anche il pane in casa, lavorato a mano e realizzato con il lievito madre e tante,tante altre cose) ma non si era mai cimentata nella preparazione della pizza,specialità che ha sempre adorato....la sua fortuna è stata quella di aver avuto una carissima amica: una simpaticissima signora napoletana sposata in Sardegna e residente da tanti anni nell'isola (che però non aveva perso affatto il suo accento) che veniva abbastanza spesso a farle visita.
Ricordo che un giorno (io ero molto piccola e ho un vago ricordo dell'episodio) venne a casa di mia nonna e le fece vedere come si faceva la pizza: essendo bravissima mia nonna imparò subito e da quel giorno fece sempre la pizza seguendo la ricetta di Anna sa napoletana (come la chiamava affettuosamente lei, in sardo'sa' è articolo determinativo e vuol dire 'la':))) La sua amica le disse che non dava a tutti la ricetta della pizza, ma solo a mia nonna in quanto erano amiche:).
Come scritto sopra, questa ricetta riveste per me un grande valore affettivo: mia nonna cuoceva la pizza sia nel forno a gas (e veniva ottima) che, quando andavamo alla villetta (di cui ho parlato nel post precedente) in quello a legna (con un risultato eccellente). Io ho già postato, all'inizio del blog, la ricetta che seguo da anni per fare la pizza (se vi interessa vederla cliccate qui): mi trovo molto bene e i risultati sono ottimi: anche questa di mia nonna è buonissima: il fondo più croccante e l'interno morbido: inoltre è buonissima anche il giorno dopo.
Io adoro la pizza e mi piace sperimentare sempre nuove ricette: alterno questa di mia nonna, quella postata all'inizio del blog e da poco ho scoperto un'ottima ricetta (realizzata lo scorso mese quando le temperature erano più umane) che forse alcune di voi conoscono: la pizza di Zago (trovata in uno dei blog che seguo).
Non posso dire quale sia la migliore, io le trovo tutte ottime;)).
Una mia nota personale: con le foto della pizza, qualunque sia la ricetta, ho parecchi problemi (compreso con quella postata all'inizio del blog) in quanto l'interno soffice e ben lievitato (che giuro presente) nelle foto sembra non rendere affatto.Forse dipende dal fatto che queste vengono scattate all'ora di cena con la luce artificiale..non saprei...in ogni caso vi assicuro la bontà e la perfezione dell'interno di tutte le pizze che ho postato.......
Ingredienti: (nelle foto io ho fatto mezza dose)
1 kg di farina 00
1 cubetto di lievito di birra ( ma consiglio di dimezzare la quantità, io infatti, che ho utilizzato 500 gr di farina metto 1\4 di lievito, prolungando un pò i tempi di lievitazione)
2 cucchiai di strutto (io per 500 gr di farina 1 cucchiaio)
sale (io per 500 gr due cucchiaini da caffè)
acqua q.b. ad ottenere un impasto morbido ma comunque consistente
mia nonna utilizzava passata di pomodoro che se necessario allungava con un pò d'acqua, quindi condiva con origano, sale e olio extravergine d'oliva (tutto a crudo) e la faceva insaporire qualche ora.
Io ho l'abitudine invece di cuocere la salsa della pizza versando in un padellino conserva di pomodoro fatta in casa (o polpa di pomodoro di ottima qualità; per 500 gr d'impasto utilizzo una confezione di polpa di pomodoro) 1 spicchio d'aglio intero e sbucciato, un filo di olio extravergine d'oliva..copro e cuocio finchè la salsa non si addensa, correggendo di sale e di zucchero. Alla fine elimino l'aglio e la faccio raffreddare.
mozzarella (io ho preso l'abitudine di schiacciarla con lo schiacciapatate e sistemarla in frigo,dentro lo scolapasta all'interno di una ciotola in modo che possa asciugarsi bene e non rilasci acqua nella pizza)
origano (io utilizzo sempre quello siciliano: eccezionale e profumatissimo:))
un filo di olio extravergine per condire la pizza prima di infornarla
Preparare l'impasto: in una terrina versare la farina e sciogliervi lo strutto strofinandolo con le mani..unirvi il lievito sciolto in poca acqua appena appena tiepida, il sale e acqua appena appena tiepida q.b ad ottenere un impasto morbido ma consistente...
al quale conferiremo la forma di palla o di più palline (nel caso dovessimo riempire più di una teglia).
Sistemare l'impasto all'interno di una ciotola infarinata, coprire benissimo con tovaglie da cucina e sistemare il tutto all'interno del forno chiuso e spento, lontano dalle correnti d'aria fino ad aumento del volume (io lascio lievitare circa due ore).
Preparare la salsa della pizza (come faccio io) o se preferite condite tutto a crudo come faceva mia nonna:).
Versare conserva (o polpa di pomodoro) nel pentolino, aggiungere 1 spicchio d'aglio intero e sbucciato, un filo di olio extravergine d'oliva. Coprire e cuocere finchè la salsa non risulterà densa, correggendo di sale e di zucchero...spegnere, eliminare l'aglio e fare raffreddare....
Sistemare la salsa in una ciotola e condirla con origano (io abbondo perchè lo adoro....).
Non appena l'impasto risulterà ben lievitato......stenderlo nella teglia rivestita di carta forno..( mia nonna ungeva la teglia..) e farlo lievitare ancora (io almeno un'oretta, poi dipende dalla temperatura esterna...) sempre coperto e sempre all'interno del forno spento per evitare correnti d'aria.
Trascorso il tempo necessario alla seconda lievitazione condire la pizza con la salsa preparata in precedenza (e ormai fredda)..irrorare con un filo di olio extravergine d'oliva
infornare in forno caldo (il mio è a gas ventilato) a 225° (o 200°), regolatevi in base al vostro forno:) e cuocere finchè il fondo non avrà preso colore....
cinque minuti prima del termine della cottura aggiungere la mozzarella (che io ultimamente passo nello schiacciapatate e lascio scolare nello scolapasta poggiato su una ciotola e sistemato in frigo in modo che non rilasci acqua nella pizza), se preferite la potete tagliare a dadini avendo sempre l'accortezza di farla scolare prima;)
ecco i tranci di pizza (purtroppo le foto, come scritto in precedenza, non rendono affatto:(((((
In considerazione a ciò vi prego di guardare più la ricetta (della quale garantisco la validità) che le foto ...
Nota ulteriore finale: il giorno dopo, per far rinvenire la pizza l'amica di mia nonna consigliava di scaldarla nel forno aggiungendo di nuovo salsa e mozzarella;)