sabato 3 agosto 2013

Spaghetti con sugo di aragostelle (in due versioni)





Un primo piatto di mare buonissimo..che ho preparato durante la mia permanenza in Sardegna..la ricetta appartiene a mia madre e la presento in due versioni: quella in cui nella salsa è prevista l'aggiunta di calamari e seppie e quella in cui vengono utilizzate le sole aragostelle...entrambe la versioni sono ottime....

Ingredienti: (prima versione)

2 aragostelle fresche
1 seppia media (precedentemente pulita)
1 calamaro medio (precedentemente pulito)
1 grosso spicchio d'aglio
peperoncino a pezzi
1 cucchiaio abbondante di concentrato di pomodoro ( raccomando di utilizzarne uno di ottima qualità)
1 bottiglia di conserva di pomodoro fatta in casa
prezzemolo fresco
olio extravergine d'oliva

In un tegame di coccio versare dell'olio extravergine d'oliva (importantissimo porre sotto di esso il sotto pentola!!) accendere il gas ( fiamma bassa ) e farlo scaldare.
Quando è  pronto unire una seppia e un calamaro medi tagliati a pezzi non troppo grandi nè eccessivamente piccoli...


e rosolarli fino a metà cottura...


a questo punto unire l'aglio tritato e il peperoncino  pezzi..cuocere ancora un pò...
aggiungere 1 cucchiaio abbondante di concentrato di pomodoro e scioglierlo bene mescolando con un cucchiaio di legno....
unire quindi subito dopo la conserva di pomodoro fatta in casa...


e cuocere coperto finchè non inizieremo ad ottenere una salsa densa...a metà cottura unire il prezzemolo tritato..10 minuti prima del termine della cottura unire le aragostelle fresche..


Condire con questa salsa gli spaghetti cotti al dente ( io consiglio vivamente di utilizzare una qualità di pasta trafilata al bronzo..il risultato è ancora migliore..mia madre purtroppo non l'aveva..).
Spolverizzare con un altro pò di prezzemolo fresco tritato (direttamente nel piatto).
Le aragostelle, una volta che la salsa è pronta, quindi prima di essere aggiunte alla pasta, vanno tagliate in due nel senso della lunghezza e private dell'intestino (il famoso filo nero presente nella parte della schiena).


La seconda versione non prevede seppie e calamari ma le sole aragostelle....la ricetta è un pò differente.....
versiamo dell'olio extravergine d'oliva in un tegame (quella volta avevo utilizzato un normale tegame antiaderente) e lo facciamo scaldare nel gas..quando è pronto uniamo aglio e peperoncino tritati e li facciamo rosolare..a questo punto aggiungiamo le aragostelle fresche e le facciamo soffriggere un pò nel fondo di olio, aglio e peperoncino..uniamo quindi il concentrato di pomodoro e lo facciamo sciogliere bene mescolando con un cucchiaio di legno....quindi aggiungiamo la conserva di pomodoro e cuociamo la salsa finchè non sarà densa. A metà cottura uniamo il prezzemolo fresco tritato.
Condiamo la pasta cotta al dente con questa salsa (quella volta avevo utilizzato tagliatelle non all' uovo).
Carico la foto della salsa a fine cottura e delle tagliatelle condite.
Spolverizzare la pasta con un altro pò di prezzemolo fresco tritato.



Anche in questa versione (come in quella precedente) le aragostelle, una volta che la salsa è pronta, vanno tagliate a metà nel senso della lunghezza e vanno private dell'intestino presente nella parte della schiena (il famoso filo nero).

mercoledì 31 luglio 2013

Foto delle mie vacanze in Sardegna





Sono tornata dopo una vacanza insieme a mio marito in Sardegna presso i miei genitori...
innanzitutto voglio ringraziare di cuore le care amiche che mi hanno lasciato un commento ma che non ho fatto in tempo a salutare...vi ringrazio tantissimo!!:)))
le ferie sono state meravigliose..la Sardegna è la terra dove sono nata e vissuta fino a tre anni fa, e la porto sempre nel cuore..inoltre ho avuto modo di stare in compagnia di miei e di mia nonna....
la nostra permanenza è stata all'insegna del relax e del mare..un mare meraviglioso, limpido e cristallino..non tanto quello cittadino (oggetto, 11 anni fa, di un vergognoso e scellerato ripascimento..una spiaggia un tempo bellissima... con acque limpide e sabbia bianchissima..ora purtroppo non vi è traccia alcuna dello splendore passato...), ma quello nelle vicinanze di Cagliari ( la mia città natale)..superando tale spiaggia cittadina (un tempo bellissima....si capisce che quanto è accaduto riempie di rabbia non solo me ma tanti altri cittadini...) a soli 30 minuti di auto possiamo trovare spiagge con un mare bellissimo, limpido e cristallino....segnalo in particolare Mari Pintau, la bella spiaggia di Solanas e la bellissima Porto sa Ruxi...carico alcune foto di tali spiagge per rendere l'idea....
altra tappa percorsa è stata la costa sud occidentale..la bellissima Masua con il caratteristico faraglione detto ' Pan di zucchero' e la bellissima caletta di Cala Domestica..sono tutti luoghi bellissimi che consiglio vivamente di visitare, così come quelli precedentemente menzionati (per chi ne avesse la possibilità).
Carico anche qualche foto della spiaggia di Chia, situata sempre nella parte sud occidentale della Sardegna....
nonostante fossi in vacanza ho avuto modo di preparare qualche piatto che posterò man mano...non si tratta di un numero esagerato, ma veramente esiguo ( decisamente inferiore a quello dei piatti preparati durante la mia penultima vacanza in Sardegna, tra Aprile e Maggio...).
Inizio a caricare le foto della spiaggia di Porto sa  Ruxi, alcune relative al panorama, altre relative all'acqua cristallina e alla spiaggia.





Ecco un paio di foto della bella spiaggia di Solanas e delle sue limpide acque



Ora carico le foto della spiaggia di Masua con il fariglione di Pan di zucchero....


e della lunghissima distesa sabbiosa percorrendo la quale giungiamo alla spiaggia di Masua....



verso destra vi è un percorso impervio e roccioso......


..dopo averlo percorso arriviamo alla caletta di Cala Domestica.....


ecco la acque cristalline della caletta....


carico anche qualche foto della spiaggia di Chia (sempre nella parte sud occidentale della Sardegna) e delle sue limpide acque....



Spero che e foto possano rendere l'idea della bellezza delle spiagge in cui mi sono recata!!
( si possono eventualmente tutte ingrandire!!)

venerdì 12 luglio 2013

Avviso rivolto a tutte le amiche che mi seguono: il blog resterà chiuso per 2 settimane


In quanto domani parto in Sardegna con mio marito........a trovare i miei genitori e mia nonna di 93 anni....
Per due settimane non posterò ricette (in quanto non ho la possibilità di accedere ad internet) e non potrò lasciare commenti nei vostri blog....
Ci sentiamo al mio ritorno!!!
Un forte abbraccio e un bacione a tutte le amiche che mi seguono, vi ringrazio tantissimo per tutta la gentilezza e l'affetto che mi mostrate con i vostri commenti!!!
A presto!!!
Rosy


sabato 6 luglio 2013

Pomodorini secchi

Una preparazione molto nota e diffusa in varie regioni d'Italia, magari con qualche differenza relativa ai modi d'uso.
Ad esempio in Sardegna il pomodoro secco viene utilizzato tantissimo per insaporire minestre, minestroni, salse, primi piatti appartenenti alla tradizione, piatti a base di pesce, di legumi e di carni in umido. Il suo ruolo è fondamentalmente quello di conferire un buonissimo sapore alle preparazioni che ne prevedono l'impiego (nel mio blog ho infatti pubblicato diverse ricette appartenenti alla tradizione sarda tra  gli ingredienti delle quali compare il pomodoro secco sotto sale).
In Sicilia invece si utilizza tantissimo sia così com'è,condito con un filo di olio (se sotto sale), sia per condire un piatto di spaghetti aglio, olio, peperoncino, che prevede l'aggiunta del pomodoro secco tagliato a piccoli pezzi o macinato (e in tal caso è detto 'capuliato').Inoltre è previsto il suo utilizzo  come condimento per l'ottimo 'pane cunzatu' insieme al caciocavallo stagionato, all'origano e all'olio extravergine d'oliva.
Esiste inoltre un tipo di scaccia (molto saporita) nella quale è previsto il 'capuliato' (quella con prezzemolo, capuliato e caciocavallo. Mesi fa l'avevo postata nel blog).
La ricetta che mi accingo a postare rispecchia il modo di preparare i pomodorini secchi qui in Sicilia, appartiene a mia suocera ed è ottima.

Ingredienti:

pomodoro fresco maturo (nelle foto ho utilizzato il pomodorino piccadilly, ancora più dolce del ciliegino)
sale fino
foglioline di basilico fresco

Lavare i pomodorini, tagliarli a metà lasciandoli attaccati dalla parte del picciolo
Adagiarli in una tavola di legno, cospargerli con abbondante sale fino ed esporli al sole.
I tempi dell'esposizione variano in base alle dimensioni dei pomodori. Se quelli che abbiamo a disposizione sono di piccole dimensioni (come il ciliegino, il piccadilly o il datterino) e il calore del sole è forte, sono sufficienti due giorni\ massimo due giorni e mezzo perchè possano asciugare.
Se invece abbiamo pomodori di dimensioni maggiori i tempi di esposizione sono superiori.
I pomodori si lasciano tutto il giorno esposti al sole, la sera si ritirano dentro casa o in una veranda coperta per evitare l'umidità della notte.

 

Quando si saranno asciugati  bene sbollentarli in acqua bollente per pochi secondi mescolandoli con la schiumarola.
Dopodichè adagiarli di nuovo nella tavola di legno e farli asciugare al sole per mezza giornata.
Trascorso il tempo li prendiamo in mano (uno ad uno) e li cerchiamo di distendere bene con le dita (in quanto, a causa della prolungata esposizione al sole risulteranno accartocciati...).
quindi inseriamo al'interno una fogliolina di basilico (come in foto) e richiudiamo premendo bene con le dita.



Disporre i pomodorini in una boccia di vetro chiusa ermeticamente senza alcun condimento, così come sono, e conservarli in frigo.
Se si preferisce si possono conservare nell'olio extravergine d'oliva.
Oppure si mantengono perfetti anche nel freezer, chiusi nei sacchetti appositi.



Con questa ricetta partecipo alla rubrica 'La via dei Sapori' ideata da Serena e Arianna



mercoledì 3 luglio 2013

Terza versione dei biscotti realizzati con il macchinario (simile alle precedenti postate)




Ancora un'altra versione dei biscotti realizzati con il macchinario appartenente alla zia di mio padre..probabilmente le temperature gradevoli e non afose, l'entusiasmo dovuto ai risultati positivi raggiunti con questo macchinario, mi hanno spinta a sfornare, in questo periodo, una certa quantità di biscotti, aventi quasi le stesse caratteristiche, a livello di ingredienti utilizzati (a parte qualche piccola variazione come l'utilizzo dell'ammoniaca per dolci in luogo del lievito in busta, o di entrambi.... la presenza della cannella insieme alla scorza grattugiata del limone, la presenza del latte nelle ultime due versioni postate...comune a tutte queste è invece la scorza grattugiata del limone e lo strutto..).

La prima versione figurava nel quadernetto con il nome ' Biscotti con le uova' ( se interessa rivederla cliccate qui). Il risultato era un biscotto croccante che rendeva al massimo una volta inzuppato nel latte, buonissimo e profumato al limone.

La seconda figurava con il nome di una carissima amica della zia di mio padre (da ciò ho dedotto che appartenesse a lei. Per vederla di nuovo cliccare qui). Il risultato è un biscotto più morbido del precedente, buonissimo consumato così com'è, ma anche inzuppato nel latte. La differenza, rispetto al precedente, è che, essendo più morbido è meglio non inzupparlo troppo, mentre il primo acquistava, una volta inzuppato, una consistenza meravigliosa. Tale biscotto presenta, in aggiunta, tra gli ingredienti, il latte, ed è profumato al limone e alla cannella. Viene utilizzata l'ammoniaca in luogo del lievito.


Questa terza versione appartiene sicuramente ad un'altra amica della zia di mio padre (in quanto nel quadernetto  compare il suo nome accanto a quello dei biscotti) ed  è simile invece alla prima a livello di ingredienti (vi è il solo lievito e non è previsto il latte) e anche di resa, quindi si tratta di biscotti che rendono al massimo una volta inzuppati nel latte.
Inoltre anche questi sono profumati al limone...
fare colazione con tutti questi biscotti è davvero un piacere, inoltre nel realizzarli mi sento emotivamente coinvolta in quanto tratti dal quadernetto di una persona che manca da trent'anni e alla quale mio padre era molto legato..come scritto nel primo post relativo a questi biscotti, sono convinta che quando sei ancora molto giovane e rimani orfano di entrambi i genitori..e hai degli zii che ti vogliono molto bene...penso sia naturale, spontaneo legarsi a loro e instaurare un rapporto bellissimo e molto stretto...che magari non si verrebbe a creare con degli zii in situazioni di normalità......
inoltre mi sono sentita emotivamente coinvolta in quanto sono stata la prima persona, dopo tanti anni, a riprendere in mano questo macchinario realizzando i biscotti per la colazione, tradizionali della zona del ragusano, prodotti in tutti i panifici ( ma che un tempo venivano realizzati in casa, così come il pane e tante altre cose) ...quindi reperibilissimi..ma, realizzarli con questo macchinario appartenente ad una persona tanto cara a mio padre e con le ricette tratte dal suo quadernetto personale....sono convinta sia tutta un'altra
cosa.....

Ingredienti: (nelle foto ho fatto mezza dose)

1 kg di farina 00 (io per mezza dose 500 gr)
6 uova (io ho utilizzato quelle medie, e per mezza dose tre )
350 gr di zucchero semolato (io per mezza dose ne ho utilizzato 175 gr)
200 gr di strutto (io per mezza dose ne ho utilizzato 100 gr)
scorza grattugiata di limoni gialli tassativamente non trattati (io per mezza dose ne ho utilizzati 3 medi e uno grande)
2 bustine di lievito Bertolini o Pane Angeli ( io per mezza dose ne ho utilizzato 1 bustina)

altro zucchero semolato per passarli prima di infornarli

In una ciotola versare la farina e lo strutto. Scioglierlo strofinandolo con le mani alla farina.
Aggiungere lo zucchero, il lievito (e mescolare  per amalgamarlo agli ingredienti), la scorza grattugiata dei limoni e le uova.Lavorare velocemente il composto fino ad ottenere un impasto tipo frolla (non lavorarlo troppo).
Io l'ho avvolto nella pellicola e fatto riposare mezz'ora in freezer.
Dividerlo a pezzi e passarli nel macchinario...


Adagiarli (ovviamente dalla parte dentellata) in un piattino contenente zucchero semolato, sistemarli in una teglia rivestita di carta forno.....


e cuocerli in forno preriscaldato ( funzione statica) a 200° ponendo la teglia a metà altezza per 15\20 minuti  (sono pronti quando sia sopra che sotto avranno assunto un colore dorato).
Farli raffreddare e conservarli in una scatola di latta


 




domenica 30 giugno 2013

Semifreddo al limone su base di biscotto (torta fredda al limone)




Dopo la terza versione (imperfetta ) dei biscotti al latte realizzati con il macchinario in forma diversa, voglio postare una torta fredda buonissima e delicatissima che ho portato oggi a pranzo da mia suocera.
La ricetta originale l'ho attinta dal forum di coockaround (per vederla cliccate qui)...  la faccio già da un pò di tempo in quanto mi piace tantissimo ed è sempre apprezzata  da tutti.
A differenza di altre versioni  non contiene uova nè coloranti alimentari.......
Si tratta di un dolce fresco, leggero ma buonissimo..lo consiglio vivamente!!!

Ingredienti:  dose per una teglia a cerniera di 24 cm (se avete una teglia di 28 cm raddoppiate le dosi)

Per la base:

200 gr di biscotti tipo Oro Saiwa
100 gr di burro (nella versione originale c'era poco burro e la prima volta che realizzai questa torta la base non reggeva e si sgretolava tutta. Aumentando la quantità di burro è perfetta).

Per la farcia:

250 ml di panna fresca
3 fogli di colla di pesce Pane Angeli
1 cucchiaino di zucchero a velo
25 gr di amido
75 gr di zucchero
125 gr d'acqua
succo spremuto e filtrato di mezzo limone giallo medio tassativamente non trattato
scorza grattugiata di 1 limone giallo medio tassativamente non trattato

Per coprire:

12 gr di amido
1 cucchiaio e mezzo abbondante di zucchero semolato
50 ml di succo di limone spremuto e filtrato
scorza grattugiata di 1 limone giallo medio tassativamente non trattato


Preparare  la teglia : mettere un pezzo di carta forno nel fondo (staccato momentaneamente dalla cerniera). Ora inserire di nuovo il fondo nella tortiera, facendo in modo che la carta venga bloccata fra il cerchio e il fondo, poi chiudere il cerchio. Ritagliare quindi la carta in eccesso.
Tagliare due strisce di carta e inserire la prima nel solco tra il fondo e il bordo aprendo leggermente il cerchio, quindi bloccarla in posizione.
Fare la stessa cosa sull'altro lato del bordo, con l'altra  striscia di carta. Quando il dolce sarà pronto, togliere il cerchio e staccare delicatamente prima l'una poi l'altra striscia.


Preparare la base: tritare i biscotti nel mixer e sistemarli in una ciotola...




Unire il burro fuso freddo, mescolare per amalgamare bene...


mettere la base nella teglia, livellare bene (io uso il batticarne)...



Farla riposare in frigo.
Montare la panna con 1 cucchiaino di zucchero a velo e tenerla in frigo (per evitare che nel frattempo si smonti).


Intanto preparare la crema: versare in una terrina l'acqua, il succo spremuto e filtrato di mezzo limone, la scorza grattugiata del limone e lo zucchero. Mescolare per amalgamare bene.


Unire (poco per volta, con un colino o setaccino per evitare grumi) l'amido, mescolando continuamente con una frusta manuale...


versare il composto in un pentolino, accendere il gas ( fiamma medio\bassa ) e cuocere mescolando continuamente e sempre nello stesso verso con un cucchiaio di legno finchè la crema non si addensa.




A questo punto unire immediatamente i fogli di colla di pesce  ( precedentemente tenuti a mollo 10 minuti in una ciotola contenente acqua fredda, quindi  strizzati).
Incorporarli uno per volta alla crema, mescolando velocemente e sempre nello stesso verso con il cucchiaio di legno finchè non si sciolgono.


A questo punto fare leggermente intiepidire il composto, versarlo in una ciotola e unirvi la panna ( incorporandola con una spatola dal basso verso l'alto per evitare di smontarla ).


Versare il composto ottenuto sulla base di biscotto (che avevamo conservato in frigo), livellare bene e conservare di nuovo in frigo per qualche ora.


Preparare la copertura (se la assaggiate vi sembrerà un pò agra..fidatevi, dev'essere così..si tratta di una copertura molto sottile che si fonderà, mentre mangiamo la torta, con la farcia, creando un insieme in perfetta armonia e per nulla agro.....).
In una ciotola versare l'acqua, lo zucchero, la scorza grattugiata del limone e il succo di limone.
Mescolare con una frusta manuale per amalgamare il tutto.


Unire poco per volta (con un colino o setaccino per evitare grumi) l'amido, mescolando continuamente con la frusta manuale.
Versare il composto in un pentolino, accendere il gas (fiamma medio\bassa) e mescolare continuamente e sempre nello stesso verso con un cucchiaio di legno finchè la gelatina si sarà addensata.


Fare raffreddare il composto, e con esso coprire il dolce (ormai la farcia si sarà rappresa), livellare bene e rimettere in frigo.


Al momento di presentarlo decorare a piacere con fettine di limone tagliate finemente....