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sabato 10 settembre 2016

Cotoletta di pollo alla siciliana




Questa non è una semplice  e banale cotoletta di pollo ma è molto di più;).
Si tratta,nello specifico, di una ricetta di mia suocera ma più in generale rispecchia la modalità di preparare le cotolette di pollo qui in Sicilia o perlomeno nella zona in cui risiedo.
Essa prevede una preliminare marinatura delle fettine in olio extravergine d'oliva, un pizzico di sale e aceto di vino bianco per almeno un'ora in modo che la carne si possa impregnare un pò nell'aceto perdendo del tutto quel saporino tipico del pollo non sempre piacevole e gradito.
Nel frattempo dovremo tostare leggermente con un nonnulla di olio in un padellino qualche manciata di pane grattugiato mescolando continuamente con un cucchiaio di legno..questa non deve prendere troppo colore ma appena appena iniziare a dorare.
A questo punto uniremo qualche manciata di caciocavallo ragusano  grattugiato (qualche manciata, le quantità di questo devono essere pari a quelle del pane grattugiato leggermente tostato), un pò di pepe nero, un pò di prezzemolo fresco finemente tritato, poca salsa di pomodoro (preparata in precedenza con: conserva di pomodoro fatta in casa, un filo di olio extravergine d'oliva  e uno spicchio d'aglio intero sbucciato e un filo di olio extravergine d'oliva). Il composto non deve risultare troppo' impastato' (cioè umido e impregnato in modo eccessivo) ma morbido in modo che possa aderire bene alla cotoletta... io consiglio comunque di regolarsi man mano con le quantità in modo da ottenere la consistenza giusta;).
Secondo la tradizione la cotoletta andrebbe fritta ma io consiglio vivamente la cottura al forno in quanto garantisco il risultato eccezionale e notevole:).
Ma ecco la ricetta, semplice ma veramente ottima, ve la consiglio vivamente;)

Ingredienti (le dosi qui sono abbastanza 'ad occhio')

fettine di petto di pollo (le mie erano due e grandi)

per la marinatura: 

olio extravergine d'oliva e aceto di vino bianco emulsionati tra loro circa nelle stesse quantità
un pizzico di sale fino

per l'impanatura:

pane grattugiato fatto appena tostare in un padellino antiaderente con un nonnulla di olio extravergine d'oliva (io ungo il padellino con un goccio di olio) un paio di manciate a fettina
caciocavallo ragusano grattugiato un paio di manciate a fettina
NB: le quantità sono ad occhio e dipendono ovviamente dal numero delle fettine che abbiamo..l'importante è che le proporzioni tra pane grattugiato e caciocavallo siano pari;)
un pò di pepe nero
poco prezzemolo fresco finemente tritato (una piccola manciatina a fettina)
poca salsa di pomodoro (preparata precedentemente mettendo a crudo in un tegame: salsa di pomodoro fatta in casa, uno spicchio d'aglio intero sbucciato, olio extravergine d'oliva. Coprire e cuocere finchè questa risulta densa. Insaporire con un pò di basilico fresco a piacere e correggere di sale e zucchero). Io per una fettina ho unito mezzo cucchiaio raso  da minestra.La salsa mi era avanzata da una precedente preparazione:)
un filo di olio extravergine d'oliva

Operazione preliminare da compiere è quella di privare le fettine di pollo da eventuali parti grasse,e,se un pò grosse, batterle con il batticarne (tra due fogli di carta forno per non romperle).
Preparare l'emulsione nella quale faremo marinare la carne: in una ciotola di adeguate dimensioni mischiare con la forchetta olio extravergine d'oliva e aceto di vino bianco circa nelle stesse quantità, ottenendo un composto omogeneo, aggiungere anche un pizzico di sale fino...


Unire le fettine di pollo e girarle nell'emulsione in modo che se ne impregnano bene...

.
Coprire con la pellicola e fare marinare in frigo per almeno un'ora.
Preparare intanto l'impanatura:
in un padellino antiaderente unto con un nonnulla di olio extravergine d'oliva fare appena tostare il pane grattugiato (senza fargli prendere troppo colore, deve appena appena dorare) mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.


Sistemarlo in un piatto fondo e unire il caciocavallo ragusano grattugiato. Mescolare per amalgamare bene i due ingredienti...

Unire un pò pepe nero e un pò di prezzemolo fresco finemente tritato...


amalgamare e aggiungere la salsa...io consiglio di amalgamarla con le mani per poter meglio impregnare il condimento e per renderci meglio conto della consistenza del composto che, ripeto, non dev'essere troppo umida e al tempo stesso deve comunque risultare morbida..



Infine aggiungere giusto un filo di olio extravergine d'oliva...


e amalgamare anche questo con le mani.....
Impanare le fettine da ambo i lati facendo aderire benissimo l'impanatura e in tutti i punti ....(come vedete la fetta era grande)


Sistemare le fettine in una teglia rivestita di carta forno leggerissimamente unta di olio extravergine d'oliva. Irrorare la stessa cotoletta con un filo di olio extravergine d'oliva..
e cuocere in  forno caldo a 180° (io ho utilizzato il fornetto della De Longhi, sistemando la teglia nel piano inferiore e impostando la modalità ventilata sopra e sotto per 15\20 minuti..io l'ho cotta 15 minuti ed era perfetta;) vi consiglio, per quanto riguarda le temperature e i tempi di cottura, di regolarvi in base al vostro forno;).

venerdì 2 settembre 2016

Fesa di tacchino ripiena






Dopo la ricetta precedente appena pubblicata, decisamente estiva e da preparare in questo periodo, voglio proporre un buonissimo secondo piatto che sono solita realizzare da anni e la cui fonte è stata una rivista di cucina. Lo stesso piatto è stato comunque da me modificato e reso ancora più gustoso. Si tratta di una preparazione tipicamente invernale.....considerando le temperature proibitive e afose che qui in Sicilia (almeno nella mia zona, parte più meridionale dell'isola) non danno tregua, non sarebbe opportuno realizzarlo ora...tuttavia, grazie all'aria condizionata e ad una buona dose di integratori di sali minerali (non sto scherzando..è andata proprio così!!!! ) l'ho realizzato qualche settimana fa, in occasione di un'importante ricorrenza per la quale non potevo farne a meno.
Si tratta di uno di quei piatti che preparo da tanti anni in occasione di inviti importanti, collaudato, che riscuote sempre un notevole successo e che piace sempre a tutti!!
Si tratta di una fesa di tacchino fatta aprire 'a tasca' dal macellaio in modo da poter inserire il gustosissimo ripieno La comodità di questa ricetta è che si può preparare (anzi, insisto, si DEVE PREPARARE) tassativamente con un giorno d'anticipo  sia perchè un pò lunga sia perchè (soprattutto) tutti i sapori hanno modo di amalgamarsi meglio tra loro:)
Non posso che consigliarvela e vivamente:)

Ingredienti:

1 fesa di tacchino fatta aprire a tasca dal macellaio
mollica di pane (o raffermo o anche fresco) fatta ammorbidire nel latte e strizzata (io ho utilizzato circa tre panini piccoli di semola)
formaggio dolce a pasta asciutta che fila in cottura (tipo scamorza bianca o Galbanino), la quantità è a piacere ma io abbondo sempre e consiglio anche  a voi di farlo!
10 fette di speck tagliato sottile
2 uova (una da lessare intera, dell'altra utilizzeremo solo il tuorlo per amalgamare il ripieno)
prezzemolo (una manciata)
2 spicchi d'aglio (uno tritato finemente e inserito nel ripieno l'altro utilizzato per cucinare la fesa)
un pizzico di sale
pepe nero
una cipolla grande
un paio di carote medie tendenti al grande
1 bicchiere di vino bianco
nella ricetta originale è previsto un dado al gusto saporito. Se volete evitarlo vi suggerisco di utilizzare un dado di carne fatto in casa
un ago grosso e del filo bianco per imbastire


Innanzitutto acquistate una fesa intera di tacchino e farvela tagliare a tasca dal macellaio.


Ammorbidire la mollica di pane raffermo (o fresco)a pezzi nel latte e quindi strizzarlo. Ovviamente nel primo caso impiegherà un pò più tempo per ammorbidirsi , nel secondo caso invece ciò avverrà più rapidamente...
Lessare un uovo per 10 minuti e farlo raffreddare in acqua fredda, quindi privarlo della buccia e tagliarlo a pezzettini.


Unirvi: formaggio a dadini, prezzemolo e aglio finemente tritati, un pizzico di sale  e pepe nero...


e amalgamare (meglio con le mani...).
Quindi aggiungere lo speck a pezzettini...


il tuorlo d'uovo, l'uovo sodo (lessato in precedenza) ridotto a pezzettini e amalgamare il tutto, utilizzando sempre le mani...


Riempire la carne con il ripieno preparato spingendo bene fino in fondo con la mano in modo da riempire bene tutta la tasca. A questo punto cucire con un ago grosso utilizzando del filo per imbastire messo doppio (in modo da risultare più resistente) come spero potete capire dalla foto....


Ecco la fesa cucita...


Scaldare dell'olio extravergine d'oliva in un tegame antiaderente di adeguate dimensioni...


e rosolarvi benissimo la fesa di tacchino da tutte le parti..


 a questo punto unire la cipolla tagliata a fette non troppo fini nè troppo grosse e le carote a rondelle del medesimo spessore..


e fare appassire le verdure...


A questo punto aggiungere il vino bianco...


e il dado saporito...se lo volete evitare vi consiglio del dado di carne fatto in casa.
Coprire e cuocere 40 minuti, unendo, qualora si dovesse asciugare,ancora un pò di vino bianco.
A fine cottura fare raffreddare la carne per poterla più agevolmente tagliare a fette...



Potrebbe capitare, in cottura, che un pò di ripieno fuoriesca..non vi spaventate, si può recuperare e una volta tagliate le fette reinserilo nello stesso ripieno premendo un pò;).

Una volta tagliate le fette e sistemate nel tegame come vedete in foto senza accavallarle tra loro,
coprire e conservare in frigo. NB: OVVIAMENTE SOPRATTUTTO VERSO LA FINE VI SONO DELLE ZONE CON MENO RIPIENO O NELLE QUALI QUESTO RISULTA ADDIRITTURA ASSENTE CHE NON HO UTILIZZATO IN OCCASIONE DELL'INVITO IMPORTANTE MA HO TENUTO PER ME:)
Il giorno dopo, al momento di scaldarlo, qualora il sughetto si fosse un pò asciugato, aggiungere un pò di vino bianco e un pò  di farina (che conferisce più cremosità al sughetto stesso..ma non troppa, giusto un pochino;). Fare cuocere un pò il tutto in modo che possa insaporirsi e amalgamarsi bene.
Servire irrorando con il sughetto sottostante (anche le verdure).


Ecco la fetta irrorata  con sughetto e verdure...




 altre fette solo con sughetto e senza verdure (c'è sempre chi non le gradisce)






martedì 5 luglio 2016

Filetti di pollo sfiziosi





Capita talvolta,all'interno del mio blog, di pubblicare ricette che non sono di famiglia o mie personali o di amici...si tratta di piatti entrati a far parte del mio ricettario personale ma la cui fonte non è una di quelle sopracitate.
Questa ricetta che mi accingo a postare è di una semplicità estrema (e senza ombra di dubbio tantissime di voi sono solite realizzarla, se non proprio uguale magari simile...), direi imbarazzante, ma di una goduria unica. Sono solita prepararla da anni ed è capitato diverse volte di proporla anche in occasione di cene o pranzi informali (quelli dell'ultimo minuto) con amici e posso garantire che ha sempre riscosso alla grande il consenso di tutti...si tratta di semplicissime fettine di petto di pollo che magari prima potete battere con il batticarne così da renderle più sottili, in seguito si passano da ambo i lati nell'olio extravergine d'oliva e quindi si impanano in pane grattugiato e parmigiano (o pecorino) in pari quantità..quindi si sistemano in una teglia da forno e si ricoprono di dadini di pomodorini (ciliegino o datterino o piccadilly basta che siano di ottima qualità, maturi ma non sfatti e dolcissimi ( qui in Sicilia in Estate è possibile reperirli di questo tipo:) conditi in precedenza con sale, origano siciliano e olio extravergine d'oliva. Quindi si cuociono in forno preriscaldato a 180° con ventilazione sopra e sotto per 20 minuti esatti. Trascorso il tempo si aggiungono dadini di formaggio dolce che fila in cottura (tipo Galbanino ma sicuramente va bene anche la scamorza bianca o il dolce sardo) e si spegne il forno. Con il calore di questo, ormai spento, il formaggio fonderà....
La fonte di questa ricetta è il forum di coockaround, dal quale, nel corso degli anni, molto prima di avere il blog, ho attinto ottime ricette, entrate a pieno titolo da tempo a far parte del mio ricettario personale..alcune di queste le ho di tanto in tanto pubblicate nel mio blog:).
Vi fornisco anche il link della ricetta originale, cliccate qui per vederla;).

Ingredienti (io ho un pò personalizzato la ricetta in quanto secondo me si tratta di quei piatti per i quali non esistono dosi precise ma queste vanno dosate in base al  gusto di chi le prepara  o delle persone per le quali viene preparata;)

fettine di petto di pollo
pomodorini ciliegino o datterino o piccadilly (io ho utilizzato questi ultimi) maturi ma non sfatti e dolcissimi..in Estate è possibile reperirli al meglio della loro resa;) a piacere  (ma io come vedete abbondo perchè adoro i pomodorini;)
formaggio dolce che fila in cottura tipo Galbanino (ma secondo me va bene anche la scamorza bianca o il dolce sardo) a piacere (io come vedete abbondo perchè adoro il formaggio:)
origano siciliano (utilizzo sempre questo sia perchè abito in questa regione e sia perchè è profumatissimo e rende speciali tutti i piatti:)
parmigiano grattugiato (o pecorino grattugiato) mischiato a pane grattugiato in pari quantità
olio extravergine d'oliva

Innanzitutto, dopo aver eliminato eventuali parti grasse, battere le fettine di petto di pollo con il batticarne in modo da renderle più sottili..passarle da ambo i lati in un piatto contenente olio extravergine d'oliva ( la quantità giusta per ungerle)




e quindi impanarle (sempre da entrambi i lati) nel mix di pane grattugiato e parmigiano (o pecorino) grattugiato..


Sistemare le fettine in una teglia rivestita di carta forno..


Tagliare a dadini i pomodorini (nel mio caso piccadilly) lavati bene in acqua e bicarbonato (io li lascio a mollo per almeno 1 ora e poi li sciacquo bene) e condirli con sale, origano siciliano e olio extravergine d'oliva....




sistemare i pomodorini sulla carne...


e cuocere in forno preriscaldato a 180° (io ho utilizzato il fornetto De Longhi) con ventilazione impostata sopra e sotto e grata nella parte inferiore per 20 minuti esatti.
Trascorso il tempo togliere la teglia dal forno e unire i dadini di formaggio dolce...


Spegnere il forno e inserire la teglia..con il calore del forno spento il formaggio si scioglierà...
Servire subito, caldo..qualche volta, avendo avuto ospiti per una cena o pranzo informali e improvvisati all'ultimo momento, è avanzata qualche fettina (ne avevo preparate troppe) e il giorno dopo, scaldata benissimo nel fornetto tornava come appena fatta in quanto il formaggio filava di nuovo!







lunedì 21 dicembre 2015

Agnello con le patacche



..le patacche non sono altro che i topinambur..tale termine è quello utilizzato in Sicilia (o perlomeno nella zona in cui risiedo) per designare tale tubero.
Ma la ricetta in questione è stata realizzata quando mi trovavo ancora in Sardegna e trovare i topinambur è stata un pò un'impresa in quanto non molto diffusi al contrario della Sicilia dove li trovo molto facilmente, soprattutto in Autunno in quanto utilizzati per alcuni piatti tradizionali tra cui la scaccia ragusana con le patacche (cliccate qui per vedere la ricetta;). Anche questo piatto è stata realizzato nell'ultimo periodo della mia permanenza in Sardegna, quando stavo un pò meglio.....la bontà di questa preparazione è data dalla presenza di carne di qualità eccellente quale l'agnellino sardo da latte il cui sapore non ha niente, davvero niente a che vedere con l'agnellone... ..il secondo infatti ha un sapore forte non sempre gradito, mentre l'agnellino sardo da latte un gusto delicatissimo e molto gradevole..merito dell'alimentazione dell'animale ma secondo me anche del pascolo....
ma ecco la ricetta in questione..qui la materia prima è tassativa e in modo assoluto, considerata anche l'estrema semplicità degli ingredienti utilizzati;)

Ingredienti:

1\4 di agnellino sardo da latte a pezzi
1 spicchio d'aglio grosso tritato
500 gr di patacche (topinambur, carico anche la foto presa da una vecchia ricetta per rendere l'idea;)



prezzemolo fresco tritato
sale
acqua o vino bianco (poco e di ottima qualità)
olio extravergine d'oliva


Innanzitutto rosolare bene l'agnellino  a pezzi nell'olio extravergine d'oliva scaldato.


quando inizia a prendere colore aggiungere l'aglio tritato....



e rosolare un pò prestando attenzione affinchè non si brucia....
a questo punto unire le patacche a fette non troppo grosse (circa 1\2 cm di spessore o poco meno)


salare quanto basta e proseguire la cottura dapprima scoperto (e appena il tutto inizia ad asciugare aggiungere poca acqua o poco vino bianco), quando le patacche iniziano ad appassire coprire....
e proseguire fino ad avvenuta cottura dell'agnellino e delle patacche...calcolare circa tre quarti d'ora abbondanti dopo aver aggiunto il tubero in quanto l'agnellino è piccolo...e la cottura richiesta non è eccessiva (a fine cottura calcolate che deve risultare tenerissimo..se non è così proseguite fino al raggiungimento di questo risultato..ma attenzione anche alle patacche..una cottura eccessiva le potrebbe squagliare non compromettendo certamente il sapore ma il risultato estetico del piatto).
Quasi a fine cottura aggiungere prezzemolo fresco tritato.


In cottura prestare attenzione affinchè il tutto non si asciughi unendo man mano poca acqua in modo da garantire la presenza costante del sughetto sottostante (raccomando vivamente di non fare asciugare il tutto in quanto il piatto perderebbe..)