mercoledì 4 febbraio 2015

Pane Zichi

L'Estate scorsa i miei genitori, su invito di amici , si recarono alla sagra dell'agnello a Santa Margherita di Pula, in provincia di Cagliari. Tra le altre cose ebbero modo di assaggiare una specialità a loro del tutto sconosciuta: il pane zichi. Forse poteva essere comprensibile l'ignoranza da parte di mio padre, che, come molte di voi sanno, non è sardo ma siciliano. Ma mia madre, pur essendo sarda, era la prima volta in vita sua che non solo assaggiava ma vedeva il pane zichi, del quale come avrete già capito, ignorava totalmente l'esistenza.
In occasione di questa sagra tale pane fu cotto e condito con il sugo d'agnello (e pare che  in questo modo renda al massimo...a fine post vi segnalo il link del sugo d'agnello postato già nel blog, per chi riuscisse  reperire lo zichi e per chi fosse interessata...). Piacque tantissimo a entrambi, tanto che ne acquistarono diverse confezioni, un paio delle quali le diedero a me in occasione della mia ultima permanenza in Sardegna.
Ma cos'è lo zichi?(Spero di avervi almeno un pò incuriosite, neanch'io lo conoscevo;).
Si tratta di un pane che potete trovare solo nella Sardegna del nord,e, nello specifico la sua origine risiede nel comune di Bonorva, in provincia di Sassari (nel territorio del Logudoro, corrispondente, nel Medioevo, durante il periodo giudicale, a uno dei quattro regni cui venne suddivisa l'isola: il Logudoro corrispondeva al regno di Torres). In conseguenza a ciò, nella zona nella quale sono nata, vissuta e cresciuta (cioè quella del Campidano, che corrisponde alla parte meridionale dell'isola) è introvabile, oltre che sconosciuto.
 Questo a dimostrare che all'interno di una stessa regione la cucina cambia in modo notevole da provincia a provincia e che specialità tipiche di una sono magari del tutto sconosciute in un'altra (allo stesso modo qui in Sicilia le scaccie, specialità tipica del ragusano alla quale ho dedicato un'etichetta nel mio blog, sono sconosciute nelle altre provincie dell'isola).
Dicevo che si tratta di un pane un pò particolare in quanto può essere cotto allo stesso modo della pasta fresca o secca, e condito come un qualsiasi tipo di pasta, secondo ciò che la vostra fantasia suggerisce!
Ho già accennato al fatto che rende al massimo condito con il sugo di agnello (tassativamente sardo da latte)
io l'ho preparato con un semplice sugo di pomodoro (preparato con la conserva fatta in casa) e in un'altra versione con i funghi, poi caricherò le foto della busta con i suggerimenti d'uso.
Gli ingredienti che compongono questo pane sono di grande semplicità : farina di grano duro, acqua, sale e lievito naturale. La sua preparazione richiede tempi lunghi e la presenza di un forno a legna, per poter avere un risultato eccellente.
Le fasi sono ben definite: si inizia la sera prima: a partire da un impasto messo da parte da una precedente panificazione (detto FAMENTAZZU) viene realizzata una BIGA (detta SA MADRIGHE).
 Al primo,dopo essere stata aggiunta acqua tiepida, viene incorporata farina in proporzione tale da ottenere un composto asciutto che verrà fatto lievitare tutta la notte.
L'indomani mattina verrà creato un composto di farina ed acqua (nella quale è stato disciolto del sale grosso).
A questo verrà incorporata SA MADRIGHE. Il tutto verrà quindi impastato bene finchè non avremo ottenuto un impasto omogeneo (detto SU CUMASSU).
A questo punto a partire da questo composto, che viene tagliato a piccoli pezzi, si formeranno dei cerchi di diametro di 35\40 cm e spessi 1\2 cm. L'operazione successiva ha un valore prettamente estetico: consiste nel premere con i polpastrelli delle dita tutta la superficie della sfoglia.  I cerchi andranno quindi fatti lievitare (dopo essere stati disposti in appositi piani) da un minimo di 6 ad un massimo di 12 ore (questo dipende dal periodo: in Estate la lievitazione sarà più breve in Inverno i tempi si allungheranno notevolmente). Per accertarsi dell'avvenuta, perfetta lievitazione, saranno state poste, nei diversi piani, delle parti di pasta con funzione di indicatori (immagino che quando l'impasto è pronto e ben lievitato arriverà al livello di questi indicatori..è un sistema che seguiva anche mia nonna mettendo all'interno della terrina di terracotta da lei utilizzata per tutti gli impasti, detta 'sa scivedda' un pezzo di pasta ad un'altezza che quando l'impasto lievitato arrivava quel punto la lievitazione era avvenuta e in modo perfetto).
La cottura, per ottenere risultati eccellenti, deve avvenire nel forno a  legna.
Inizialmente si presenta come un pane morbido (e con tale consistenza viene servito al pari del pane, come accompagnamento alle varie pietanze o da bagnare nelle zuppe d pesce o nel brodo di carne..quindi in tutte le ricette che prevedono la presenza del pane) oppure viene fatto indurire e ridotto in pezzi (con tempi di conservazione molto lunghi, ovviamente ben conservato e lontano dall'umidità). Per tale forma
la tradizione prevede la cottura nel brodo di pecora per 10\15 minuti o in un trito di aglio, prezzemolo e lardo cotto in acqua salata con aggiunta di costine di maiale e pezzi di salsiccia.


i pezzi che vedete in foto  appartengono a questa busta:








questi sono invece di un'altra busta (provenienti sempre da Bonorva) e sono un pochino diversi:



Tra  condimenti suggeriti nella confezione io ho eseguito: quello con il sugo rosso (e in tal caso la pietanza prende il nome di PANE A FITTAS nel quale però i pezzi di pane dovevano essere tagliati piccoli...) e abbondante pecorino sardo grattugiato.
Ecco la foto:
ho versato un pò di salsa e formaggio grattugiato nel fondo del piatto, così


poi ho versato un pò di zichi, li ho conditi con altra salsa, formaggio grattugiato..ecc tutto  a strati fino ad esaurimento degli zichi stessi


Altra versione è con i funghi: per 200 gr di zichi ho utilizzato 1 busta funghi porcini secchi e 100 gr di quelli misti. I primi li ho messi 20 minuti a mollo in acqua tiepida, sciacquati sotto l'acqua corrente e strizzati, quindi ridotti a piccoli pezzi con le forbici. Ho fatto soffriggere nell'olio extravergine aglio tritato e peperoncino, appena sfrigola ho aggiunto i funghi, a metà cottura un pò di prezzemolo fresco tritato..ho salato in cottura...Ho scolato gli zicchi (che nel frattempo avevo fatto cuocere in abbondante acqua salata) non nello scolapasta ma con la schiumarola in modo che un pò della loro acqua di cottura venisse trattenuta. Li ho versati in padella con il condimento e ho acceso il gas e fatto saltare qualche minuto finchè il tutto risulta ben amalgamato..il tutto non deve risultare asciutto  grazie all'acqua di cottura trattenuta attraverso la schiumarola. A fuoco spento, sempre nella padella unire formaggio grattugiato a piacere ( io ho utilizzato il grana..). Servire subito.




Se volete preparare lo zichi con il sugo di agnello cliccate qui per vedere la ricetta del primo;)


NB: PURTROPPO NON HO FOTO MIE PERSONALI DI TUTTE LE FASI RELATIVE ALLA PREPARAZIONE DEL PANE ZICHI..MI SONO LIMITATA A SCRIVERE IL POST ATTINGENDO ANCHE DAL WEB  E A RIPORTARE LE FOTO DEI PIATTI REALIZZATI DA ME.
ORMAI NON ABITO PIù IN SARDEGNA E SAREBBE STATO IMPOSSIBILE AVERLE. MA ANCHE  VIVENDO A CAGLIARI IL DISCORSO NON CAMBIAVA IN QUANTO SI TRATTA DI UNA SPECIALITà DEL COMUNE DI BONORVA, PROVINCIA DI SASSARI, SARDEGNA DEL NORD.
HO FOTOGRAFATO LA BUSTA GIUSTO PER FARVI VEDERE COM'è VENDUTO IL PRODOTTO E LE RICETTE STAMPATE NEL RETRO.

domenica 25 gennaio 2015

Le mie lasagne (quelle con il ragù leggero, besciamella, grana e formaggio) e nota per un post vecchio aggiornato relativo a biscotti con crema di limone!!




Mi sto per accingere a postare non una ma due ricette. La prima, come al solito è una ripubblicazione di un vecchio post (e cancellazione di quello precedente pubblicato circa due anni fa) le cui foto non mi avevano soddisfatta più di tanto.ma......a parte questo...ho voluto ripubblicare la ricetta in quanto da circa un anno ho preso l'abitudine di realizzare le lasagne in casa...le trovo molto più buone e ho scoperto che qualora dovessero avanzare si possono benissimo congelare e utilizzare per una prossima occasione.
Ho definito questo ragù 'leggero' in quanto differente da quello classico alla bolognese, che presenta una quantità di carne maggiore. Il mio non è però liquido, anzi, lo faccio cuocere finchè diventa bello denso e lo realizzo con conserva di pomodoro fatta in casa e un pò di estratto di pomodoro... ma la carne è in quantità normale (dalle foto ve ne rendete conto: non è scarsissima ma neanche abbondante...una via di mezzo....).
Oltre al ragù vi è la presenza della besciamella (realizzata senza soffritto di burro come sono solita fare), grana abbondante e fette di formaggio dolce tipo scamorza bianca..un formaggio dolce asciutto che deve filare in cottura. Sicuramente non si tratta delle lasagne tradizionali ma sono le mie, la mia versione, e  a me piacciono tantissimo!!!!
Alla fine scriverò una nota relativa ad un post che ho aggiornato oggi (relativo a dei buonissimi biscotti con crema al limone che vi consiglio vivamente di provare). Questa volta non ho potuto riscriverlo cancellando il vecchio principalmente per 2 motivi:
1) a suo tempo con questa ricetta partecipai ad un contest, quindi vi è il banner inserito ecc...
2) vi erano già commenti in quanto non si tratta di una ricetta postata proprio all'inizio del blog.....
perchè ho effettuato l'aggiornamento? per il fatto che i biscotti in questione erano orribili e questo era dato dall'utilizzo di una teglia sbagliata (molto più grande) e di una temperatura del forno indicata dalla ricetta originale ma che per il mio forno non andava bene!!! i biscotti dovevano avere una base dorata brunita, i miei erano chiari!!! Inoltre si doveva vedere lo stacco tra la base e la crema..nei miei, essendo molto fini a causa di una teglia più grande questo non era avvenuto. Qual'è stato il motivo, considerati i risultati estetici pessimi che mi ha spinto a pubblicare la ricetta proponendola addirittura ad un contest? I loro sapore favoloso buonissimo....ma...dal momento che oggi li ho rifatti correggendo tutti gli errori..il risultato estetico è migliore senza ombra di dubbio..inoltre non ho solo aggiornato il post con le foto ma con qualche piccola variazione rispetto la ricetta originale che consente di ottenere un risultato migliore!!

Ingredienti per le lasagne: (la mia dose è per una teglia usa e getta da 4 porzioni ma mi è avanzata un pochino di besciamella)

per la pasta delle lasagne: 200 gr di farina di semola rimacinata (ma sono avanzate alcune sfoglie di pasta che, separate tra loro con carta forno, dopo averle sbollentate , ho riposto nel sacchetto per alimenti e sistemato in freezer) . Penso che poco più di mezza dose per una teglia da 4 porzioni possa andare bene...
1 uovo intero
acqua q. b. ad ottenere un composto non troppo molle ma neanche durissimo
niente sale nell'impasto (in quanto sbollentandole in abbondante acqua salata per 1 minuto avranno modo di insaporirsi in modo giusto)

per il ragù leggero:
una bottiglia di conserva di pomodoro fatta in casa
1\2 cucchiaio non raso di estratto di pomodoro di ottima qualità
200 gr scarsi di macinato misto manzo e maiale (o di bovino primo taglio)
sale
olio extravergine d'oliva
mezza cipolla bianca piccola

per la besciamella (ma un pochino è avanzata)

300 gr abbondanti di latte
30 gr di burro
30 gr di farina 00
un pizzichino di sale
noce moscata
inoltre..abbondante grana grattugiato
fette di formaggio dolce asciutto che fila in cottura (tipo scamorza bianca o galbanino o provola fresca)


Innanzitutto prepariamo la besciamella: in una terrina versare il latte e piano piano la farina (con un colino o setaccino per evitare grumi) mescolando continuamente con una frusta manuale.




Versare il composto in un tegame antiaderente, accendere il gas e mescolare continuamente e sempre nello stesso verso con un cucchiaio di legno finchè la besciamella non si addensa.
Spegnere il gas e unire il burro: mescolare bene sempre con il cucchiaio di legno finchè non risulterà completamente sciolto....


Preparare il ragù: tritare finemente la cipolla e soffriggerla in un tegame con l'olio extravergine d'oliva finchè è dorata.


A questo punto aggiungere la carne macinata e farla rosolare molto bene....in cottura salarla q.b


unire l'estratto e scioglierlo bene....


quindi la conserva di pomodoro fatta in casa della quale riporto la foto per rendervi un pò conto delle quantità..inoltre se volete vedere com'è stata realizzata cliccate qui.


Coprire e cuocere a fiamma bassa per circa 50 minuti\1 ora..il sugo dev'essere denso come in foto..assolutamente non liquido!!!


Per comodità (e ve lo consiglio) ho preparato sia il ragù che la besciamella il giorno prima..qualora la seconda, dopo il riposo in frigo dovesse risultare troppo, eccessivamente densa, aggiungere un pò di latte (non troppo) finchè non acquisterà una consistenza densa e cremosa ma non liquida.

Preparare la pasta per le lasagne: in una terrina versare la farina di semola rimacinata e l'uovo..amalgamare il tutto e aggiungere acqua q.b fino ad ottenere un impasto omogeneo nè troppo molle nè eccessivamente duro..
Coprire benissimo il panetto con un canovaccio da cucina pulito...e man mano prelevare parti d'impasto che passeremo nella macchinetta per tirare la pasta dapprima al livello che consente di ottenere una sfoglia più grossa e poi progressivamente per tutti gli altri livelli fino al penultimo (o nel secondo come nel mio caso, in quanto ho la nuovissima macchinetta Imperia e lì il livello che consente di ottenere una sfoglia più grossa è l'ultimo, mentre con il primo risulterà finissima).


ecco le sfoglie ottenute (adagiate nel marmo spolverizzato di farina di semola rimacinata o se l'avete terminata un pò di farina 00) Se devono stare in attesa coprirle benissimo con una pellicola trasparente (o con un canovaccio da cucina pulito) in modo che  a contatto con l'aria non si secchino...


Sbollentarle 1 minuto in abbondante acqua salata (io utilizzo il sale grosso), scolarle con una schiumarola  e sistemarle su un canovaccio da cucina pulito. Io le tengo in posizione orizzontale, una per volta per 1 minuto per evitare che si pieghino o si deformino.


Adagiarle, man mano, su un canovaccio da cucina pulito.


Passiamo ora alla composizione delle lasagne: nel fondo della teglia versare poca salsa e spolverizzare di grana grattugiato.


Adagiare una prima sfoglia, condire con ragù leggero e besciamella (io tendo ad abbondare in quanto detesto le lasagne asciutte e poco condite).


Adagiare fette di formaggio dolce e spolverizzare con grana (io abbondo con entrambi).


continuare allo stesso modo fino esaurimento degli ingredienti (questa volta ho fatto 4 strati ma talvolta ne faccio 3). L'ultimo strato è composto da: ragù (io ne ho utilizzato meno in quanto era quasi finito:( e besciamella, abbondando sempre con entrambi..spolverizzare con abbondante grana.


Coprire con la carta di alluminio (espediente che evita alle lasagne di asciugarsi) e cuocere in forno caldo (io l'ho cotta nel fornetto De Longhi) a 180° per 25 minuti (fare comunque la prova forchetta).
Attendere almeno 10\15 minuti prima di tagliare le fette in modo da poterlo fare più agevolmente:).


Come promesso riporto foto e link dei biscotti con crema al limone di cui oggi ho aggiornato il post:)).
Se vi interessa vedere la ricetta aggiornata cliccate qui


sabato 17 gennaio 2015

Biscotti con la marmellata




Finalmente riesco a pubblicare una ricetta veramente ottima la quale è stata postata a dire il vero tanto tempo fa, all'inizio del blog..perchè ho preso la decisione di ripubblicarla e in conseguenza a ciò di cancellare il vecchio post?
1) perchè la ricetta in questione tempo fa, pur essendo precisa negli ingredienti e nelle varie fasi ha delle foto che a me non piacevano più di tanto..ma non è solo questo (a quel punto era sufficiente aggiornare il post con foto migliori). Il fatto è che si tratta della ricetta della zia anziana di mio marito, della quale ho pubblicato anche altre ricette di dolci all'interno del mio stesso blog ma i biscotti con la marmellata mi erano stati dati non direttamente da lei (che è molto precisa) ma, ai tempi, da un'altra fonte. E si sa che ognuno fa le cose a modo suo, non tutti cercano di realizzare una ricetta al meglio. Si, le dosi e gli ingredienti erano quelli ma nella ricetta della zia di mio marito vi sono alcuni passaggi di una certa importanza che a suo tempo mi erano stati omessi. Venendo a conoscenza di questi, direttamente dalla fonte originaria, ovvero la zia di mio marito e avendo avuto modo di rifare questi biscotti buonissimi ho deciso di pubblicare di nuovo il post come fosse nuovo!!
2) ho deciso di cancellare il vecchio post poichè ormai pubblicando il nuovo il primo è decisamente inutile e non  farebbe che occupare spazio nel blog..da quando, tempo fa, ho scoperto che purtroppo lo spazio non è illimitato (come in origine credevo) ma prima o poi finirà...cerco di stare un pò più attenta....

La ricetta che vi voglio proporre è veramente buonissima e la fonte è la zia anziana di mio marito dalla quale finalmente ho avuto la versione migliore con tutte le fasi necessarie per una perfetta riuscita.
Si tratta di biscotti ripieni di marmellata di albicocche che il giorno successivo alla preparazione risulteranno morbidi da sciogliersi in bocca, veramente buonissimi.
Ma ecco la ricetta:

Ingredienti: (io ho fatto mezza dose)

1 kg di farina 00
300 gr di zucchero semolato
scorza grattugiata di limone (io per mezza dose ho utilizzato la scorza grattugiata di 4 limoni gialli medio piccoli tassativamente NON TRATTATI)
2 bustine di lievito per dolci (Bertolini o Pane Angeli)
5 uova misura L, non M  nè XL ma L (GRANDI) la zia di mio marito utilizza sempre quelle!!
250 gr di strutto
marmellata di albicocche
zucchero a velo per spolverizzarli

Versare la farina in una terrina e unirvi lo strutto.
Strofinarlo bene con le mani in modo da amalgamarlo perfettamente alla farina.




Unire lievito, zucchero e scorza grattugiata di limone.
A parte sbattere in una ciotola le uova intere con la forchetta e unirle all'impasto.
Lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo,
A questo punto ci sono due strade: potete lavorare un pò di più l'impasto finchè sarà liscissimo, la zia di mio marito solitamente fa così ma dice che in questo modo lo zucchero a velo, che spolverizzeremo sui biscotti  tende un pò a cadere e non viene trattenuto dalla superficie.
Se invece lasciamo la superficie un pochino meno liscia lo zucchero a velo viene catturato e trattenuto meglio!
 Io ho scelto la seconda soluzione e ho lavorato bene l'impasto ma ho smesso quando era perfettamente omogeneo. Ecco la foto:


A questo punto stendere la sfoglia con il mattarello, il cui spessore dev'essere tendenzialmente fine..come punto di riferimento, per quanto riguarda lo spessore da conferire alla sfoglia...considerare l'inizio del solco dentato della formina tagliaravioli...quella che utilizzeremo per formare i biscottini).
Ricavare appunto, con tale attrezzino le varie formine.



Dal momento che man mano che ricaviamo le formine i bordi delle stesse si possono facilmente girare, ripassare in modo leggerissimo il mattarello sopra di esse in modo da pareggiarle di nuovo.


Dal momento che ripassandole, seppure in modo leggerissimo, con il mattarello, le formine risulteranno  con uno spessore un pò  più fine rispetto la sfoglia, ripassiamo il mattarello in modo leggerissimo anche sulla sfoglia (dalla quale stiamo ricavando le formine) in modo che lo spessore sia pari dappertutto.
A questo punto sistemare al centro di ogni formina un cucchiaino da thè di marmellata di albicocche (quantità non rasa ma neanche esagerata).



Adagiare sopra ogni formina ripiena di marmellata una formina vuota e pigiare con le dita in modo da sigillare benissimo le due parti, quella inferiore e quella superiore.


Dopo aver compiuto quest'operazione ripassare l'attrezzino tagliaravioli  (sia per rimodellare i bordi e sia per scongiurare il pericolo dell'apertura dei biscotti in cottura.


A questo punto pigiare ulteriormente con le dita tra la zona dove inizia la presenza della marmellata e un pò più oltre il bordo avendo l'accortezza di non toccare i dentini per non rovinare esteticamente i biscotti.
In questo modo avremo un'ulteriore effetto sigillante e allontaneremo sempre più il pericolo dell'apertura dei biscotti in cottura...e inoltre gli stessi risulteranno un pò più grandi poichè con tale operazione vengono leggermente allungati.


Sistemare i biscotti in una teglia rivestita di carta forno e cuocerli in forno statico (la zia di mio marito li mette nel piano più basso del forno) caldo a 200° per circa 15 minuti, non di più...la parte superiore rimane più chiara, il fondo è dorato, potrebbero anche richiedere tempi minori di cottura, dipende dal forno!!
La particolarità di questi biscotti è che il giorno successivo risulteranno morbidissimi tanto da sciogliersi in bocca. Sono buonissimi.
La zia di mio marito spolverizza lo zucchero a velo quando i biscotti sono ancora tiepidi.
Conservarli (una volta freddi) in contenitori di plastica per alimenti a chiusura ermetica..durano parecchi giorni.



lunedì 12 gennaio 2015

Pasta con gli asparagi e insalata di cavolo cappuccio

Due ricette semplicissime ma molto buone  che per me rivestono un certo valore in quanto si tratta di piatti appartenenti a mia madrina. Ho avuto modo di assaggiare entrambe quando ancora abitavo in Sardegna. Naturalmente sono entrate a pieno titolo a far parte del mio ricettario personale e le continuo ogni tanto a preparare.
La prima è una semplice pasta realizzata con gli asparagi selvatici (ingrediente tassativo!! NON UTILIZZATE ASSOLUTAMENTE QUELLI COLTIVATI (CHE TRA L'ALTRO IO NON AMO) IN QUANTO NON SAREBBE LA STESSA COSA E IL PIATTO NON RISULTEREBBE BUONO!!!), i pomodori freschi maturi, aglio e parmigiano grattugiato (o grana). Semplice sicuramente nel sapore..l'amaro degli asparagi viene attenuato e il piatto è molto gradevole (piace anche a mia madre che non ama tanto gli asparagi!). Gli asparagi utilizzati li ho  ricevuti in dono, non so dove siano stati raccolti...pensavo che il periodo fosse più avanti, ma evidentemente si possono trovare anche ora..
La seconda invece è un'insalata molto sfiziosa realizzata con il cavolo cappuccio le acciughe.
Ma ecco la prima ricetta:

Pasta con gli asparagi

Ingredienti: (le dosi sono un pò ad occhio e dipendono anche da quelli che sono i gusti personali)

io per 2 persone 200 gr di pasta (io ho utilizzato le penne rigate in quanto avevo quelle!Mia madrina impiegava le farfalle e vi consiglio queste in quanto la resa del piatto è ancora migliore!!!)
asparagi (tassativamente selvatici, il mazzetto che vedete in foto, io avevo solo quello....)
4\5 pomodori freschi medi maturi
1 spicchio d'aglio
parmigiano (o grana ) grattugiato a piacere (io abbondo)
sale
olio extravergine d'oliva

Operazione preliminare da compiere è quella di pulire gli asparagi: posarli, uno ad uno, nel tagliere e, partendo dal gambo e proseguendo verso la cima eliminare le parti del gambo più dure (ci accorgeremo di questo se oppongono resistenza al coltello e quindi non sono tenere).



Sbollentare gli asparagi in abbondante acqua salata per 2 minuti.


Scolarli, controllare ancora con il coltello se vi sono altre parti dure (ed eventualmente eliminarle)
nb: si potrebbe anche compiere quest'operazione una volta sola: dopo aver sbollentato gli asparagi 

quindi ridurli a pezzi come in foto....


Sbollentare i pomodori per un minuto (io prima di compiere quest'operazione li incido a croce cosichè è più agevole poi sbucciarli, una volta scolati con la schiumarola li verso in una bacinella di acqua fredda in modo da poterli spellare subito).
Dopo aver eliminato la buccia tagliarli a pezzi.
In una padella antiaderente versare dell'olio extravergine d'oliva e rosolarvi uno spicchio d'aglio intero e sbucciato. Quando è dorato eliminarlo.


Unire i pomodori e farli appassire...


aggiungere gli asparagi e cuocere ancora 5 minuti...


Scolare la pasta al dente, versarla nel tegame con i pomodori e gli asparagi e fare insaporire qualche minuto nel fuoco, aggiungendo qualora fosse necessario un pò di olio extravergine d'oliva. Condire con il formaggio grattugiato (parmigiano o grana) e servire subito.


Insalata di cavolo cappuccio

cavolo cappuccio
acciughe sott'olio a piacere
olio extravergine d'oliva

Lavare il cavolo cappuccio e tagliarlo a listarelle. Condirlo con pezzetti d'acciuga e olio extravergine d'oliva.