domenica 9 dicembre 2012

Tiramisù (la mia versione personale)







Si tratta della mia versione personale del tiramisù...tra le prime cose che ho imparato quando, da ragazzina, mi sono avvicinata ai fornelli....
Io adoro questo dolce.....quando è fatto bene è, secondo me (dopo i gelati artigianali preparati  in modo serio...... ) tra i dolci più buoni........
Questa è la mia personalissima versione..forse il fatto di amare tanto il tiramisù mi ha indotta a creare una vera e propria versione personale..dettagliatissima in tutte le fasi relative al procedimento..anche nel conteggio del tempo in cui bagnare  i pavesini nel caffè..in modo da avere un dolce in cui il sapore di questo non diventa predominante, annullando quasi del tutto quello della crema (difetto che ho trovato in molti tiramisù)..ma è in equilibrio con tutto il resto....risultando presente ma al tempo stesso delicato...inoltre io prediligo in assoluto i pavesini nella preparazione del tiramisù, in quanto, rispetto ai savoiardi sono molto più sottili e la crema (la parte più buona del dolce! Almeno, secondo i miei gusti......) si sente di più.......
Un'altra caratteristica del mio tiramisù è quella di utilizzare solo i tuorli, un mascarpone di ottima qualità (qui in Sicilia acquisto quello 'Sole'..una marca locale..lo trovo eccellente..... cremosissimo.......) e un pò di Marsala all'uovo..che conferisce alla crema un buonissimo sapore...al punto che me la mangerei mentre la preparo........
Come tutti sanno, è tassativo preparare il tiramisù almeno il giorno prima...e farlo riposare in frigo, in modo che si possa compattare e insaporire bene.....

Ingredienti: (dose per una teglia usa e getta di alluminio da 6 porzioni)

1 confezione di Pavesini
1 confezione di mascarpone da 500 gr (tenerne 100 gr da parte.....) di ottima qualità (io utilizzo la marca locale precedentemente nominata)
4 tuorli
180 gr di zucchero semolato finissimo
4 cucchiai di Marsala all'uovo
cacao amaro q.b.
caffè freddo NON ZUCCHERATO q.b.

da utilizzare alla fine:

1 tuorlo
45 gr di zucchero semolato finissimo
1 cucchiaio di Marsala all'uovo
100 gr di mascarpone (sono i 100 gr che abbiamo prelevato dalla confezione di 500 gr e tenuto da parte)


Versare i tuorli in una ciotola. Mescolarli un pò per romperli



Unire poco per volta lo zucchero, mescolando con un cucchiaio di legno. Lavorare benissimo il composto (sempre con il cucchiaio di legno) finchè  non otterremo una massa bianca e gonfia.



A questo punto aggiungere i 4 cucchiai di Marsala all'uovo e amalgamarli bene.




Unire a poco a poco 400 GR DI MASCARPONE (appena tolto dal frigo. I 100 gr residui li teniamo da parte e li riponiamo in frigo...alla fine li utilizzeremo.....) e unirlo al composto utilizzando il cucchiaio di legno



Ora prendiamo le fruste elettriche. Frulliamo bene finchè eventuali grumi di mascarpone  non saranno del tutto eliminati.....il composto si gonfierà e diventerà cremosissimo  (se assaggiamo la crema verrà voglia di mangiarla così com'è perchè è davvero buonissima)




A questo punto prendere una teglia di alluminio usa e getta da 6 porzioni e spalmare, con un cucchiaio uno strato di crema non abbondante.


Bagnare i pavesini nel caffè, contando velocemente fino a 5 e girandoli, contemporaneamente da ambo le parti (la parte di sopra e quella di sotto). Carico le foto per rendere meglio l'idea...

uno



due


tre


quattro


cinque


Strizzarli ( in tutta la loro superficie, ma delicatamente, altrimenti si potrebbero rompere) in modo che perdano un eventuale eccesso di caffè.



Disporre un primo strato di pavesini sopra lo strato di crema spalmato nel fondo della teglia. Coprire eventuali spazi vuoti con pezzi di pavesini tagliati a misura (prima di inzupparli..anche questi contando velocemente fino a 5 e strizzandoli subito dopo.....) con un coltello dalla lama liscia.


Spolverizzare i pavesini con cacao amaro fatto cadere uniformemente con un colino


Versare sopra questo primo strato poco più della metà della crema di mascarpone


Fare un altro strato di pavesini (sempre inzuppati nel caffè contando fino a 5 e strizzati), spolverizzarli con il cacao amaro e versare la crema rimanente.

Ora mettiamo la teglia in frigo....
Prendiamo un tuorlo e lo mescoliamo con il cucchiaio di legno per romperlo. Unirvi, poco per volta, 45 gr di zucchero semolato e lavoriamo bene il composto (sempre con il cucchiaio di legno) finchè non otterremo un composto chiaro e ben montato.


Unire 1 cucchiaio di Marsala all'uovo e amalgamarlo bene


Unire, poco per volta, i 100 gr di mascarpone che abbiamo tenuto da parte e conservato in frigo.
Prendiamo le fruste elettriche e lavoriamo bene il composto finchè non verranno eliminati eventuali grumi di mascarpone...il composto risulterà inoltre più gonfio e cremoso......


A questo punto prendiamo la teglia che abbiamo posto in frigo......
Aggiungiamo un altro pò di crema appena preparata....
Ora facciamo un ultimo strato di pavesini, sempre inzuppati nel caffè (sempre contando fino a 5 e strizzandoli), li spolverizziamo di cacao amaro e terminiamo con l'ultimo strato di crema.
Spolverizziamo con altro cacao amaro, copriamo benissimo con la carta stagnola e conserviamo il tiramisù in frigo.
Prepararlo almeno con un giorno d'anticipo




Ecco le foto della fetta di tiramisù (fatta il giorno successivo alla sua preparazione)..a me piace così......con degli strati non scarsi di crema e con un sapore di caffè presente, ma al tempo stesso delicato, che non copre assolutamente il sapore di questa buonissima crema......






venerdì 7 dicembre 2012

Torta di Mele morbidissima






Questa è la torta di mele che sono solita fare già da tempo......La ricetta mi ricorda una giornata trascorsa al mare, in una delle zone più belle e incontaminate della Sardegna sud occidentale.

 Mi trovavo, qualche anno fa, prima di sposarmi e trasferirmi qui in Sicilia, in compagnia dei miei zii   e di loro carissimi amici, residenti proprio in questa zona della Sardegna....
L'amica dei miei zii, per l'occasione, tra le altre cose, preparò anche questa buonissima e morbidissima   torta..a me piacque tantissimo, al punto che le chiesi la ricetta.......
Questo dolce presenta tutte le caratteristiche che, per il mio gusto personale, deve avere una buona torta: una consistenza interna sofficissima, un impasto ben cotto e al tempo stesso morbidissimo....un profumo bellissimo di limone (grazie alla scorza grattugiata aggiunta all'impasto).....un tocco in più (gradevole) conferitole da un goccino di whisky (spruzzato nelle fette di mela, messe a macerare con succo di limone e zucchero)..inoltre..il fatto di conservarsi morbida per giorni e di essere adatta alla colazione........
Le mele qui risultano inserite all'interno dell'impasto..la quantità non è eccessiva nè troppo scarsa (è pur sempre una torta di mele..si devono sentire..ma a me non piacciono quelle torte strapiene di mele..in cui, alla fine l'impasto non è  più visibile.......troppo pesanti....troppo umide..ho sempre avuto l'impressione che fossero crude..anche se magari nella realtà non lo sono...ma questa è solo una questione di gusto personale!!).
Ma veniamo alla ricetta:

Ingredienti: (dose per una tortiera del diametro di 24 cm)

2 uova intere grandissime (misura XL)
200 gr di farina 00
200 gr di zucchero semolato
scorza grattugiata di 4 limoni gialli medio\piccoli  tassativamente NON TRATTATI
2 mele gialle Golden di medie dimensioni (non troppo grandi)
1 misurino (cioè il vasetto vuoto dello yogurt..in questa ricetta per i liquidi viene utilizzato questo come unità di misura) di latte a temperatura ambiente
poco più della metà di un misurino di olio di semi (di arachidi o girasole)
1 bustina di lievito Bertolini o Pane Angeli

per macerare le fettine di mela: succo di limone
                                               zucchero semolato
                                               un goccino di whisky ( per questa quantità di mele ne ho utilizzato un cucchiaio)

altro zucchero semolato per spolverizzare la torta prima di infornarla (così si viene a creare una bella crosticina.....)




Operazione preliminare da compiere è quella di tagliare le mele a quarti e quindi a fette di spessore non troppo grosso, ma neanche tipo ostia....sistemarle in una ciotola e unirvi succo di limone, zucchero semolato (per questa quantità di mele ne ho utilizzato due o tre cucchiai rasi circa, non di più. Lo zucchero qui ha la funzione di eliminare il sapore agro conferito dal succo di limone ) e un goccino di whisky (io  ne ho adoperato un cucchiaio). Carico la foto del whisky che ho utilizzato (era quello che avevo a casa!) 



Lavorare le uova intere con lo zucchero utilizzando una frusta manuale, giusto per amalgamare i due ingredienti


Unire la scorza grattugiata dei limoni



e la farina ( fatta cadere poco per volta con un colino o setaccino per evitare grumi) alternandola al latte e all'olio di semi





 Incorporare infine il lievito, fatto cadere su tutta la superficie uniformemente e non solo da una parte, attraverso un colino o setaccino per evitare grumi. Amalgamarlo perfettamente.


Versare l'impasto in una tortiera ben imburrata e infarinata, disporvi le fette di mela scolate dal liquido di macerazione..facendole affondare in esso (io utilizzo questo sistema, in quanto mescolandole all'impasto l'effetto finale, una volta che la torta era cotta, non mi soddisfava più di tanto.....non va bene neanche adagiarle sopra, in quanto quest'impasto è molto morbido e in cottura sprofondano al suo interno. Sistemandole in questo modo invece le troviamo poi all'interno della torta (una volta cotta) ma disposte in modo omogeneo



Spolverizzare la torta con un pò di zucchero semolato (in questo modo si formerà, in cottura, una bella crosticina) e cuocerla in forno preriscaldato (io utilizzo quello elettrico con funzione ventilata) a 170° per 45 minuti circa (fare in ogni caso la prova stecchino e regolarsi inoltre, per quanto riguarda la temperatura e i tempi di cottura, in base al proprio forno). Farla raffreddare prima di sformarla.






 Carico anche le foto della torta una volta che è stata tagliata ( si possono eventualmente ingrandire..... e spero  rendano un pò l'idea della consistenza interna...).



La torta (come appena scritto, spero che si nota..) appare ben cotta ma al tempo stesso morbida. Le mele sono presenti ma non in quantità eccessiva (secondo il mio gusto personale) da rendere invisibile l'impasto, che risulta invece soffice ed evidente.

Con questa ricetta partecipo al contest del blog crema e panna di Stefania


Con questa ricetta partecipo inoltre al contest del blog Vivi in cucina di Viviana

giovedì 6 dicembre 2012

Minestrone con fagioli freschi




Questa è una ricetta di mia madre...un minestrone buonissimo...consiglio vivamente di prepararlo con un giorno d'anticipo, in quanto così ha modo di insaporirsi ulteriormente e risulta molto più buono rispetto a quando viene consumato il giorno stesso della preparazione....il segreto per una resa ottimale è quello di evitare di mettere troppa acqua in quanto se il minestrone è troppo acquoso non è il massimo della bontà..ma cercare di non farlo neanche troppo asciutto...poichè sarebbe pessimo anche in questo caso.......

Ingredienti:

250 gr di fagioli freschi (in Sardegna tale qualità è detta 'granino'..si tratta di quei fagioli dalla buccia bianca con striature rosse)
2 patate medie
1 cipolla bianca media
3 pomodori freschi maturi
2 pomodori secchi, sciacquati bene sotto l'acqua corrente per eliminare semi ed un eventuale eccesso di sale
1 carota grande e una piccola
1 finocchio 
prezzemolo
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro 
2 dadi vegetali
olio extravergine d'oliva

 Preparare tutti gli ingredienti: sgranare i fagioli. Tagliare le patate a tocchetti medi, i pomodori freschi a pezzi non troppo grandi nè troppo piccoli, le carote a rondelle non troppo fini, tritare finemente cipolla e prezzemolo, tagliare a tocchetti medi il finocchio.
Sistemare tutti gli ingredienti (anche i pomodori secchi, i quali vanno lasciati interi ma divisi a metà) in un tegame di dimensioni adeguate alle quantità che si hanno, versare l'acqua (non in quantità eccessiva..ma neanche troppo scarsa..calcolare che la cottura del minestrone è di circa 1 ora e mezzo, e che l'acqua un pò tende a restringersi durante la cottura...), un filo di olio extravergine d'oliva, i dadi e il concentrato di pomodoro


Cuocere semicoperto, a fiamma media non troppo alta ma neanche troppo bassa per almeno 1 ora e mezzo..in ogni caso assaggiare......
A fine cottura eliminare i residui di bucce di pomodoro.




Ecco come si presenta il minestrone una volta sistemato nel piatto

lunedì 3 dicembre 2012

Penne panna e salmone (ricetta che conosco da anni, completamente diversa dalle versioni di pasta panna e salmone note a tutti)





Ho fatto questa piccola precisazione subito dopo il titolo della ricetta che mi accingo a postare, in quanto una pasta così potrebbe essere giudicata talmente semplice, conosciuta, trita e ritrita da non essere letta, e magari potrebbe benissimo passare inosservata, talmente banale che nessuno perderebbe tempo a leggerla..tanto la sanno fare tutti!!!.
Anche questa ricetta, come la precedente, mi porta indietro nel tempo, sempre negli anni '80, e appartiene alla ragazza (ormai moglie) del cugino di mia madre..a quei tempi  era una ragazza giovanissima, aveva poco più di 20 anni, e diede a mia madre questa ricetta veramente buonissima..come ho scritto nel titolo, completamente diversa dalle solite versioni di pasta panna e salmone.
Ecco i punti 'particolari' che segnano un distacco della ricetta in questione rispetto le versioni note a tutti:
1) La ricetta non prevede cottura di nessun ingrediente (a parte, ovviamente, la pasta) e questo la rende più leggera rispetto le versioni originali
2) Oltre il salmone (tassativamente affumicato, non usare nella maniera più assoluta quello in barattolo al naturale, MA USARE  QUELLO AFFUMICATO, CHE SI TROVA NEL BANCO FRIGO DEL SUPERMERCATO IN CONFEZIONI SOTTOVUOTO) è presente il tonno sott'olio, il cui sapore si sposa perfettamente con il salmone e ne smorza il gusto un pò forte rendendo il tutto decisamente più gradevole
3) Nè il salmone nè il tonno subiscono cottura..in conseguenza a ciò conservano intatto tutto il loro sapore
4) Anche il burro, come tutti gli altri ingredienti, non subisce cottura, quindi non vi è alcun soffritto ..e il che rende il piatto più leggero e digeribile ma ugualmente OTTIMO.
ANCHE IL BURRO è IN QUESTA RICETTA UN INGREDIENTE TASSATIVO....in cucina io non lo uso tanto, prediligo  sempre (o quasi) l'olio extravergine d'oliva..ma qui ci vuole il burro..quindi raccomando vivamente di utilizzarlo e di non lasciarsi tentare di sostituirlo con l'olio per rendere il piatto più leggero..in quanto il risultato non sarebbe neanche lontanamente paragonabile a quello che invece si deve ottenere.
Non ho idea della fonte originaria di tale ricetta..potrebbe anche essere stata personalmente ideata  da questa ragazza allora poco più che ventenne...chissà...... quando torno in Sardegna glielo devo chiedere......

Ingredienti (dose che ho utilizzato io) per 2 persone:

200 gr di penne rigate (usare questo formato di pasta in quanto si sposa benissimo con il condimento)
salmone affumicato (io ho acquistato una confezione da 100 gr ma un pochino l'ho tenuto da parte)
tonno sott'olio (io ho utilizzato una scatola grande, quella dov'è riportata la scritta:contenuto netto 120 gr, sgocciolato 78 gr, perchè a casa avevo solo quella ma non l'ho messa tutta. Penso che per queste quantità potrebbe andare bene anche una scatoletta piccola di tonno sott'olio)
1 confezione di panna da cucina
burro (la quantità dev'essere proporzionata alla pasta che abbiamo...io ne ho utilizzato 2 noci circa.....nelle foto si vede..tale ingrediente è tassativo )
prezzemolo fresco finemente tritato (io ne ho utilizzato un pugno)

 In una terrina versare la panna (senza la parte liquida che va eliminata).


Unire il tonno sott'olio (precedentemente perfettamente sgocciolato  dal suo olio di conservazione e sminuzzato con i nebbi della forchetta) e amalgamarlo bene alla panna.



Unire il salmone tagliato a striscioline sottili e amalgamare anche questo



.......Infine il burro


Versare la pasta lessata al dente nella terrina, amalgamare bene il tutto e spolverizzare con il prezzemolo tritato finemente 





Voglio aggiungere una nota importante in relazione a tale ricetta .
Forse al momento di postarla devo averlo dato per scontato, ma è giusto non dare mai niente per scontato!!!!
Qualora, al momento di condire la pasta appena scolata con il composto che abbiamo posto nella terrina, ci dovessimo accorgere che, nonostante la presenza del burro, il composto non risulta sufficientemente morbido, aggiungiamo un pochino di acqua di cottura della pasta, ma questo solo qualora fosse effettivamente necessario..a dire la verità a me ciò non è mai accaduto..non ho mai dovuto aggiungere acqua di cottura..ma è giusto fare presente che è meglio  tenere da parte un pò dell'acqua di cottura, da utilizzare qualora fosse effettivamente necessario!!
Aggiorno questo post con un'altra nota importante....per la ricetta già postata avevo acquistato  panna da cucina di una marca locale, della quale avevo assaggiato latte e burro e li avevo trovati veramente buoni. Ho pensato che lo fosse altrettanto la panna. Si, era buona, ma effettivamente  un pò troppo densa.....il burro ha però contribuito ad ammorbidire il tutto, e non è stato necessario aggiungere acqua di cottura della pasta.
Giorni fa, in occasione di una cena informale organizzata all'ultimo momento con amici, ho proposto questo piatto, ma abbiamo acquistato  panna da cucina avente una consistenza molto più morbida..decisamente migliore!!!
In conseguenza a ciò non ho avuto la sorpresa di trovare un pappone compatto, ma una morbidissima e vellutatissima crema....per rendere meglio l'idea riporto le foto di entrambi i composti....
Questo è il primo 'pappone'


Questo è invece il composto di giorni fa (da notare a consistenza assai differente del composto..decisamente più invitante e migliore!!)



Ho voluto fare questa precisazione in quanto ho pensato che, qualora qualcuno avesse avuto intenzione di realizzare questo buonissimo piatto poteva essere scoraggiato dalle foto del 'pappone' (dovute ad una panna acquistata per la prima volta..di cui ignoravo la consistenza..) anche perchè a dire la verità, io non utilizzo quasi mai la panna per condire la pasta!! e, in conseguenza a ciò non ho troppa dimestichezza con la panna da cucina...ma più con quella liquida (che utilizzo in Estate per realizzare semifreddi gelato, in assoluto i miei dolci preferiti..anche più delle torte farcite!!!!) che però qui è inutilizzabile, in quanto, non essendo prevista cottura degli ingredienti, sarebbe impossibile condire la pasta poichè la panna in questione andrebbe addensata nel fuoco.....mentre quella classica da cucina risulta più densa...

domenica 2 dicembre 2012

Polpette di melanzane




Si tratta di una ricetta per me speciale..che mi porta indietro nel tempo...la prima volta che le assaggiai erano gli anni '80,  ancora ero una bambina, e capitò che la madre di mia zia le portò alla villetta dei miei nonni (in Sardegna)..ricordo ancora il loro sapore davvero buonissimo e molto particolare...una ricetta di questo tipo relativa alle polpette di melanzane non l'ho mai  trovata, da nessuna parte, in quanto era davvero troppo particolare....nonostante fossi una bambina il loro sapore così buono mi aveva colpito (anche a mia madre piacquero tantissimo..al punto che chiese subito la ricetta e, nel tempo le fece un'infinità di volte, soprattutto in occasione di pranzi o cene con parenti o amici).
La prima volta che le assaggiai erano fredde in quanto la madre di mia zia le portò già pronte, e tutti le  trovarono squisite...secondo me sono ottime tiepide, poichè a tale temperatura permane la croccantezza della parte esterna fritta ma al tempo stesso si possono distinguere meglio i sapori così buoni e così particolari dei condimenti che le caratterizzano......ma le trovo buonissime anche fredde............

La ricetta prevede la cottura della melanzana con la cipolla finchè  non è completamente sfatta, la quale viene poi unita alla carne macinata (cotta a parte con l'aglio tritato), quindi si uniscono: noce moscata, basilico e prezzemolo freschi, un pomodoro fresco a pezzettini, parmigiano grattugiato (o grana), pane grattugiato e uova. A questo punto si fanno le polpette la cui forma in questa ricetta è rettangolare e allungata (nelle foto risulta ben visibile), si passano nel pane grattugiato e si friggono. Una volta fritte (devono assumere un colore marroncino, un pò scuro) si sistemano in un piatto con carta assorbente da cucina (in modo che possano perdere l'unto in eccesso) e si spolverizzano con pochissima  cannella.
La stessa ricetta prevede delle varianti: si possono utilizzare le zucchine al posto delle melanzane, si possono mischiare melanzane e zucchine..si può anche omettere la carne macinata e utilizzare solo le melanzane....
ma la versione più buona è indubbiamente quella con melanzane e carne macinata, ed è questa che mi appresto a postare....... 

Ingredienti (dose ufficiale)

due o tre melanzane viola grandi
1 cipolla
prezzemolo
basilico
1 grosso spicchio d'aglio
250\300 gr di carne macinata di manzo (o macinato misto, manzo e maiale)
noce moscata
1 pomodoro grande (o due piccoli) fresco tagliato a pezzetti piccolissimi
parmigiano grattugiato (o grana)
pane grattugiato
2 uova
cannella
olio extravergine d'oliva
sale
olio di semi di arachidi per friggere

dose che ho utilizzato io (ho ricavato 7 polpette..considerare che non sono piccole, quindi consumate come secondo piatto per due persone erano più che sufficienti )

1 melanzana viola grande
1\2 cipolla piccola
prezzemolo (una manciata)
basilico (una manciata)
1 spicchio d'aglio piccolo
100 gr di macinato misto (metà manzo e metà maiale)
noce moscata
1 pomodoro fresco medio tendente al piccolo tagliato a pezzi molto piccoli
parmigiano grattugiato(io avevo il grana e ho usato quello)
pane grattugiato (la quantità di entrambi è davvero molto 'ad occhio'..nel senso che dev'essere quella necessaria a creare un impasto che abbia la giusta consistenza affinchè vengano create le polpette..quindi dev'essere consistente ma non duro, altrimenti le polpette una volta fritte potrebbero risultare dure all'interno...ma neanche troppo molle, altrimenti, come si può facilmente immaginare, non riusciremo a creare la forma.....)
1 uovo
cannella
sale
olio extravergine d'oliva
olio di semi di arachide per friggere


In un tegame versare dell'olio extravergine d'oliva  e soffriggere la cipolla tritata.



Quando imbiondisce unire la melanzana sbucciata e ridotta a piccoli dadini


Cuocere a lungo, finchè la melanzana non risulterà completamente sfatta. Salare in cottura.


A fine cottura unire prezzemolo e basilico freschi finemente tritati.



In un altro tegame (a parte) rosolare l'aglio tritato finemente


Aggiungere quindi la carne macinata e farla cuocere bene. Salarla in cottura.
Unirla alla melanzana e mescolare con un cucchiaio di legno in modo da amalgamare bene i due ingredienti.
Fare raffreddare il composto.


Sistemarlo in una ciotola e unire: il pomodoro tagliato a pezzi piccolissimi, amalgamare bene e unire  la noce moscata...

Infine aggiungere parmigiano (o grana) grattugiato, pane grattugiato e uova.


Da sottolineare, come già scritto sopra..che la quantità di parmigiano e pane grattugiato dev'essere quella necessaria alla creazione di un impasto che abbia la consistenza necessaria alla formazione delle polpette..quindi il composto non deve risultare troppo molle altrimenti non riusciremo a formarle o comunque al momento della frittura si aprirebbero, ma neanche troppo duro, altrimenti l'interno perderà la morbidezza propria di queste polpette, in contrasto con la parte esterna che invece deve risultare bella croccante.
Formare quindi le polpette conferendo loro una forma rettangolare e passarle nel pane grattugiato.



MEGLIO NON FRIGGERLE SUBITO, MA FARLE RIPOSARE UN PAIO D'ORE, MAGARI ANCHE IN FRIGO in modo che le polpette abbiano modo di compattarsi ulteriormente così da reggere meglio durante la frittura........
Friggerle in abbondante olio di semi di arachidi (devono assumere un colore marroncino..queste polpette risultano infatti un pò scure, ma è così che devono essere......), scolarle bene e riporle in un piatto con carta assorbente da cucina in modo che possano perdere l'unto in eccesso.
Quindi spolverizzarle con pochissima cannella.